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Malanapoli
05 Dicembre 2024 - 09:02
Nella foto le armi e la droga sequestrate dai poliziotti del commissariato Bagnoli; nel riquadro l’arrestato Domenico Pugliese, 54 anni
NAPOLI. Blitz-lampo nel fortino del clan Giannelli, a Cavalleggeri d’Aosta, la polizia scopre un vero e proprio arsenale da guerra, con tanto di giubbotti antiproiettile e mitragliatore pronti all’uso. A entrare in azione sono stati ancora una volta gli esperti poliziotti della squadra investigativa del commissariato Bagnoli, coordinata dal vice questore aggiunto Vincenzo Coletta, profondi conoscitori del territori e autori dell’indagine che alle prime luci di ieri ha portato all’arresto di Domenico Pugliese, 54 anni, l’uomo che aveva la disponibilità della cantinola in cui sono state trovate le armi e la droga.
La retata non è stata ovviamente frutto di una casualità, ma di un’attenta attività di indagine sulla mala flegrea, che va avanti imperterrita ormai da anni. Sotto la lente di ingrandimento dei poliziotti del commissariato Bagnoli è così finito l’appartamento in cui vive Domenico Pugliese. La perquisizione al civico 23 di via Marco Polo è scattata di buon mattino e la svolta è arrivata quando gli investigatori si sono imbattuti in un mazzo di chiavi sospetto.
La polizia, dopo aver controllato l’abitazione, ha così passato al setaccio le cantinole sottostanti l’edificio ed è a questo punto che sono arrivate le cattive sorprese. Una delle chiavi apriva infatti una cantinola intesta a un parente del 54enne, ma il cui usufrutto è risultato esclusivamente di quest’ultimo. Da due borsoni sono così saltati fuori altrettanti giubbotti antiproiettile. All’interni di una scatola di cartone erano riposti custoditi invece otto panetti di hashish dal peso complessivo di 785 grammi conservati in plastica trasparente con il logo di una foglia di marijuana.
A pochi centimetri di distanza degli stracci sporchi di grasso celavano due armi da fuoco, per la precisione una mitragliatrice modello “Skorpion” calibro 7,65 munita di caricatore con all’interno un proiettile e matricola abrasa e una pistola Beretta modello “98 FS” calibro 9x21 munita di caricatore con all’ interno 13 proiettili e matricola completamente abrasa, un caricatore vuoto per munizioni calibro 9 short, un bilancino di precisione. L’arsenale e la droga sono stati ovviamente subito posti sotto sequestro, mentre per Domenico Pugliese sono scattate le manette.
Il 54enne si trova adesso in carcere in attesa dell’udienza davanti al gip. Dettaglio non trascurabile. L’arrestato è il padre di Enzo Pugliese, altra giovane conoscenza delle forze dell’ordine, già fermato qualche tempo fa per droga. A novembre 2022 Enzo Pugliese era stato tra l’altro vittima di una grave intimidazione. Un commando di pistoleri aveva mirato contro la sua abitazione, al primo piano della palazzina di via Marco Polo, centrando una balconata.
Nessuno era rimasto ferito e sul grave episodio sta ancora indagando la polizia, al lavoro su più di una pista: un’intimidazione collegabile alla guerra tra i Gianelli di Cavalleggeri e gli Esposito di Bagnoli, una vicenda che riguarda soltanto il giovane preso di mira o una connessione con i contrasti in seno alla malavita di Fuorigrotta.
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