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Malanapoli
05 Dicembre 2024 - 09:06
NAPOLI. Commando di sicari in azione a due passi dal Rettifilo, torna l’incubo della faida tra gang dopo il recentissimo omicidio del 15enne Emanuele Tufano. A neppure due mesi di distanza dall’assassinio dell’adolescente del rione Sanità, un nuovo spargimento di sangue è stato registrato ieri pomeriggio in pieno centro. Ad avere la peggio è stato questa volta il 52enne Vincenzo Forte, ferito da alcuni colpi di pistola alle gambe mentre percorreva via Michele Pironti.
L’uomo è stato trasferito d’urgenza al Vecchio Pellegrini, dove resta ricoverato, ma non in pericolo di vita. Le indagini sul caso sono intanto state affidate alla polizia di Stato, che sta scavando nel passato della vittima per stabilire il contesto in cui è maturato il raid.
Forte non sarebbe legato a organizzazioni criminali, ma alle spalle ha alcuni precedenti per stupefacenti. L’allarme è scattato poco prima delle diciotto di ieri, orario in cui alla centrale operativa della polizia è giunta la notizia di un uomo ferito a colpi di pistola in via Michele Pironti, strada tra l’altro non distante del luogo in cui a fine ottobre è stato assassinato il giovanissimo Emanuele Tufano.
Vincenzo Forte, interrogato dagli investigatori nell’immediatezza dei fatti, non ha fin qui fornito spiegazioni degne di nota, sostenendo di non sapere chi fossero gli uomini che hanno fatto fuoco contro di lui. Stando a quanto emerso dai primi accertamenti, a entrare in azione sarebbero stati però due uomini in sella a un scooter.
Affiancata la vittima designata, il passeggero avrebbe quindi estratto una pistola e premuto più volte il grilletto. Gli investigatori e gli inquirenti che stanno lavorando al caso non escludono che l’agguato possa essere maturato nell’ambito dei piccoli traffici di droga della zona. Il 52enne ferito era del resto già noto agli archivi delle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti.
Un aiuto potrebbe ad ogni modo arrivare nelle prossime ore grazie all’analisi delle registrazioni di alcune telecamere di sicurezza. Prosegue intanto la caccia ai killer del 15enne Emanuele Tufano. L’inchiesta, coordinata dalla procura per i Minorenni e dalla Dda per la possibile presenza di maggiorenni nelle file delle due babygang che si sono fronteggiate, mira a individuare in primo luogo chi ha sparato a Emanuele Tufano.
Circostanza difficile da provare, anche se gli esperti di balistica della questura sono al lavoro per disegnare nella maniera più precisa possibile la traiettoria del proiettile fatale per il 15enne. Anche lui era nel gruppo di circa 16 ragazzi partiti dal rione Sanità per raggiungere il Mercato, quartier generale dei coetanei con cui da di versi mesi era sorto un grosso contrasto. In una precedente occasione, ma non ci sono conferme ufficiali, voci insistenti dal posto raccontano di una scazzottata proprio in piazza Mercato. Nell’inchiesta sul delitto, un 17enne e un 15enne sono intanto indagati a piede libero per la sparatoria e per il possesso di armi. Con il ferimento di Forte, un nuovo giallo si allunga però sulla zona del Pendino.
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