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Migliorano le condizioni del vice brigadiere Russo

Precipitato da una tettoia mentre era in serviziio, riuscito l’intervento per ripristinare l’aorta

Migliorano le condizioni del vice brigadiere Russo

NAPOLI. Resta ancora in prognosi riservata, ma sta meglio Giovanni Russo (nella foto), il carabiniere ricoverato in rianimazione all’Ospedale del Mare dopo essere rimasto vittima di un incidente cadendo da un ballatoio durante un’operazione nella zona di Napoli Est. La rottura dell’aorta toracica è stata trattata d’urgenza, andando direttamente in sala operatoria. Di ieri mattina è sveglio, cosciente e in discrete condizioni. Il by-pass è ottimamente riuscito. È tuttavia ancora in osservazione per le fratture riportate al bacino e anche vertebrali. Queste ultime saranno cementificate con un intervento di neuroradiologia intervenstistica.

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, intanto ieri ha fatto visita alla Caserma Vittoria di Napoli, sede del Comando interregionale Ogaden. Ad accoglierlo, il comandante, generale di Corpo d’Armata Marco Minicucci, nonché i comandanti e una rappresentanza delle Legioni Carabinieri Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise, personale dell’Associazione Nazionale Carabinieri e Associazione Nazionale Forestali e appartenenti alle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari.

Nel corso della sua prima visita ad un comando di vertice, Luongo ha rivolto parole di stima e gratitudine ai militari presenti e, loro tramite, agli oltre 17.500 carabinieri che operano nel territorio dell’Interregionale. «Ho voluto iniziare da qui, da Napoli, la città che mi ha visto nascere. Il mio pensiero ha detto va ai caduti dell’Arma e alle loro famiglie; va ai colleghi feriti durante il servizio e va soprattutto al vice brigadiere Giovanni Russo, ieri (due giorni fa per chi legge, ndr) coinvolto in un incidente durante un’operazione a Napoli. A lui ho dedicato il premio che ho ricevuto ieri, quello delle Eccellenze Italiane. È emblema di come si affronta il lavoro con abnegazione e vicinanza al cittadino».

Luongo ha poi continuato: «Mi rivolgo a tutti i militari, chiedendo disciplina, quella positiva che ci contraddistingue da oltre 200 anni. È il collante che sostiene il nostro sforzo quotidiano e che garantisce prospettiva di crescita. Dobbiamo rimanere uniti per fronteggiare le sfide di ogni giorno, mai prevedibili. Per essere migliori dobbiamo scommettere sui carabinieri più giovani».

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