Pianura celebra i 25 anni di sacerdozio di don Ciro Sarnataro

NAPOLI. Sabato la Chiesa della Sacra Famiglia di Pianura ha ospitato una solenne celebrazione in occasione del 25° anniversario di sacerdozio di don Ciro Sarnataro, Padre Generale della Congregazione dei Vocazionisti di San Giustino Russolillo. La messa, che ha coinciso con la festa dell’Immacolata Concezione, ha visto la partecipazione di numerosi confratelli e suore provenienti da tutto il mondo, testimoniando l’importanza e la rilevanza di questo traguardo per la comunità vocazionista internazionale.

A presiedere la celebrazione eucaristica è stato lo stesso Don Ciro Sarnataro, circondato da circa 40 confratelli e sorelle vocazioniste, tra cui la Madre Generale Suor Chiara. Il numeroso pubblico che ha partecipato alla messa ha affollato la vasta chiesa, con una presenza calorosa di fedeli, amici e familiari che hanno voluto condividere con Don Ciro la gioia di questo significativo anniversario.

La liturgia è stata un momento di grande spiritualità e di profonda emozione, con riflessioni sulla vocazione, la missione e il cammino di fede che ha segnato questi 25 anni di servizio sacerdotale. Un cammino che è iniziato proprio dal Santuario di Pianura, luogo simbolo della spiritualità vocazionista, e che ha visto Don Ciro crescere come pastore e guida della comunità vocazionista.

In un clima di festa e preghiera, tutti i presenti si sono uniti in un abbraccio fraterno, rendendo omaggio al sacrificio e alla dedizione di Don Ciro Sarnataro nella sua missione sacerdotale e religiosa. La celebrazione si è conclusa con un momento di convivialità, durante il quale è stato possibile condividere la gioia per questa importante pietra miliare nel cammino del sacerdote e della comunità vocazionista.

Il 25° anniversario di Don Ciro è stato, dunque, un’occasione per riflettere sul dono della vocazione e sull’importanza di una vita dedicata al servizio degli altri, seguendo l’esempio di San Giustino Russolillo, fondatore della congregazione, e rinnovando l’impegno per una Chiesa più vicina alle persone, sempre pronta a rispondere alle sfide del presente con speranza e fede.