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LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE
11 Dicembre 2024 - 08:38
ROMA. Scongiurati i licenziamenti di 249 lavoratori tra Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa. Dal tavolo tenutasi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, su richiesta sindacale unitaria si è ottenuta la proroga di 12 mesi dei contratti di servizio e quindi la revoca di tutti i licenziamenti. A comunicarlo Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm Aqcfr.
«Ciò è stato reso possibile - sottolineano le sigle - grazie anche alle iniziative dei lavoratori in presidio da giorni. Il tempo conquistato dovrà essere utile per trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l’intero settore, adottando le giuste politiche industriali. Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il prossimo tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre».
Il provvedimento di licenziamento avrebbe riguardato, per Pomigliano d’Arco, 54 lavoratori di Trasnova e 50 di Logitech. «Lo stop ai licenziamenti annunciato da Trasnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto» le parole del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che ha sentito telefonicamente il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: i due hanno convenuto sulla necessità di ottenere indicazioni chiare sugli sviluppi futuri dell’impianto di Pomigliano, nell’auspicio che avere un ruolo più centrale nelle strategie del gruppo. I sindacati sono soddisfatti.
«L’esito positivo, con il ritiro dei licenziamenti e la proroga di un anno della commessa, è il risultato di una dura lotta condotta dai lavoratori in questi giorni, che con il presidio dei sei ingressi giorno e notte, ha paralizzato le produzioni dello stabilimento Gianbattista Vico. Occorre ora rilanciare il settore dell’automotive» dicono Mauro Cristiani e Mario Di Costanzo,rispettivamente segretario generale e responsabile settore automotive della Fiom Napoli.
«Bisognerà lavorare ai tavoli istituzionali per trovare una risposta complessiva di sistema alla crisi dell’automotive e per affrontare un tema di carattere epocale come la transizione ambientale ed energetica» fino il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, e il segretario Raffaele Paudice. E oggi, nell’incontro con il governatore De Luca, dicono, «occorrerà incalzare il Governo e il ministro Urso affinché si lavori a una soluzione complessiva della vertenza».
Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale e componente del gruppo misto, è chiara: «Non si può che esultare per l’intesa trovata al Mimit con Stellantis e sindacati. È una vittoria frutto della lotta tenace dei lavoratori, un merito anzitutto loro, a cui dobbiamo ispirarci noi politici nella difesa dei nostri siti produttivi. Ora, però, è necessario impegnarsi, ognuno per la sua parte, e far sì che questa proroga di 12 mesi diventi definitiva, garantendo stabilità e lavoro. L’automotive a Pomigliano e in altri siti campani rappresenta un’eccellenza industriale del Sud e del Paese, da difendere con le unghie e coi denti, Come va difesa sempre, senza se e senza ma, la dignità dei lavoratori e delle loro famiglie».
E il sindaco di Pomigliano d’Arco, Raffaele Russo, sottolinea che «Sin dal tavolo convocato dal presidente De Luca, al quale parteciperemo, saremo attivi e vigili affinché questa soluzione temporanea si trasformi in una definitiva, in concomitanza con la presentazione del nuovo piano industriale di Stellantis».
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