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L'indagine

Turismo, a Napoli solo il 32% delle strutture per affitti brevi ha il Cin

Per il capoluogo partenopeo il dato peggiore ma non va meglio nelle altre città italiane

Turismo, a Napoli solo il 32% delle strutture per affitti brevi dotate di Cin

Solo il 52% degli immobili in affitto turistico si è dotato del Cin, il Codice Identificativo Nazionale, su quasi mille immobili monitorati in 10 città, strutture gestite sia da host privati che da professionisti, presenti sulle principali piattaforme di settore.

Lo rileva un'indagine di Fondazione Isscon e dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici nel nostro Paese, esaminando, nella prima metà di novembre quale fosse lo stato dell'arte sul fronte dell'adozione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) e delle dotazioni di sicurezza degli immobili.

Proprio su questo aspetto relativo alla sicurezza la situazione è ancora peggiore: gli immobili in regola contemporaneamente sia con il Cin che con tutti e tre gli elementi di sicurezza sono solo l'8,5%, cioè soltanto 1 su 12. Guardando la distribuzione territoriale delle irregolarità, i dati peggiori si rilevano a Napoli, dove solo per il 32% degli immobili in affitto breve è stato richiesto e ottenuto il Cin.

Ma a seguire, nella classifica delle negatività ci sono Firenze (37%), Bologna (48%) e Torino (51%). Poco distanti Alghero (53%), Roma (54%), Venezia (57%). Chiudono la classifica Lecce e Catania con il 60% e Milano: il capoluogo lombardo è quello che ha il miglior dato, con il 67% dei Cin rilasciati.

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