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Droga, colpo grosso a Fuorigrotta

Nel fortino del gruppo Troncone scoperti più di 30 chili di stupefacenti

Droga, colpo grosso a Fuorigrotta

NAPOLI. Era già conosciuto dagli investigatori per un precedente specifico, ma nessuno poteva immaginare che avesse in casa più di 30 chili di droga tra hashish, soprattutto, e marijuana. Così martedì pomeriggio è finito in manette a Fuorigrotta Alfonso Rosolia, napoletano 52enne senza legami con la criminalità. È stato tradito da un normale controllo durante il quale è spuntata una sigaretta artigianale alla marijuana, spenta. Da quella circostanza i poliziotti hanno tratto la linfa necessaria a completare l’indagine con la perquisizione boom.

Sono stati i poliziotti del commissariato San Paolo (guidati dal dirigente Stefano Iuorio) a compiere la brillante operazione antidroga, frutto sicuramente di fiuto investigativo e conoscenza del territorio. L’accusa per il 52enne ora in stato di detenzione è di detenzione illecita di una notevole quantità di sostanze stupefacenti, circostanza che ha impedito ad Alfonso Rosolia di essere giudicato con rito direttissimo, in genere dall’esito più favorevole per l’imputato. La zona in cui è avvenuto l’arresto è ritenuta sotto l’influenza del clan Troncone, ma nulla accosta l’uomo al gruppo di malavita. Ripercorrendo nel dettaglio l’operazione antidroga, i poliziotti del commissariato San Paolo, durante i servizi predisposti appositamente per combattere i traffici illeciti di droga, in via delle Scuole Pie hanno controllato due uomini che avevano attirato la loro attenzione per comportamenti apparsi sospetti.

In questi casi gli operatori delle forze dell’ordine, pur non potendo ovviamente essere sicuri di quanto trovano, si lasciano guidare anche dal sesto senso. Nella vicenda di Fuorigrotta l’intuizione si è rivelata giusta. Erano circa le 16 dell’altro ieri. Uno dei fermati è stato trovato in possesso di una sigaretta artigianale che una volta veniva chiamata “spinello” e oggi soprattutto “canna”, con all’interno marijuana. Nulla di penalmente rilevante ma i poliziotti, avendo il sospetto che quel poco d’erba trovata potesse essere solo la punta di un iceberg, hanno esteso il controllo all’abitazione di Alfonso Rosolia. Dove hanno scoperto 10 buste di della stessa sostanza per un peso di circa 600 grammi e ben 30 chilogrammi di hashish, diviso tra 56 panetti e 50 involucri. Valore di mercato: diverse migliaia di euro.

Nonostante sia stato tratto in arresto in flagranza di reato il 52enne di Fuorigrotta (comunque da considerare innocente fino all’eventuale condanna definitiva), l’indagine non è affatto finita. Anzi, potrebbe essere anche cominciata per scoprire chi fosse il proprietario (o colui che ne aveva la disponibilità effettiva) del carico di hashish: ovviamente, nel caso non si tratti di Alfonso Rosolia. Oppure più semplicemente per conto di chi l’uomo la stesse custodendo. Domande per ora ancora senza una risposta certa in un territorio in cui la camorra ha due business: il “pizzo” su cantieri e negozi e il traffico sostanze stupefacenti.

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