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La campagna
18 Dicembre 2024 - 09:44
NAPOLI. L'Asl Napoli 1 Centro lancia una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti gli utenti che ogni giorno affollano pronto soccorso, corsie ospedaliere, ambulatori e uffici amministrativi. In tutte queste strutture dal prossimo lunedì saranno affisse locandine che veicolano un messaggio chiaro: “Offendere o aggredire, verbalmente o fisicamente, gli operatori di questa struttura è un reato! Se ancora non lo avete capito ve lo diciamo in tutte le lingue”. Richiamo, quest'ultimo, alla decisione di tradurre le locandine in otto lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, cinese, rumeno, indiano e arabo. Anche in questo caso il messaggio è perentorio: “Offendere o aggredire verbalmente o fisicamente gli operatori di questa struttura è un reato. Qualsiasi atto di violenza non sarà tollerato e sarà prontamente denunciato all'autorità giudiziaria”. «Riuscire a trasmettere ai nostri utenti l'importanza del messaggio è fondamentale ed è tra i nostri obiettivi primari - spiega il direttore generale Ciro Verdoliva - siamo convinti che queste iniziative, combinate con tante altre che mettiamo in campo ormai da tempo, possono aiutare a sensibilizzare molti cittadini sul problema e a far comprendere la gravità del gesto». «Siamo fermamente convinti che iniziative come questa servano e, anzi, debbano moltiplicarsi per fare in modo che sul tema resti sempre acceso un faro e si riesca a sensibilizzare l’utenza». Corrado Calamaro e Luigi Sparano della Fimmg Napoli commentano con favore l’iniziativa voluta dal direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, che prevede la realizzazione e l’affissione negli ospedali di locandine attraverso le quali passa il messaggio contro la violenza sui medici e su tutto il personale sanitario, tradotto in 8 lingue. «La realizzazione di queste locandine – proseguono i medici della Fimmg Napoli - dimostra ancora una volta la sensibilità della direzione generale dell’Asl al tema delle aggressioni. Un argomento che ci vede coinvolti come medici, ma anche a tutela dei nostri collaboratori di studio e, dove presenti, di infermieri e Oss. Tutti viviamo in prima persona nei nostri studi professionali il confronto quotidiano con una minoranza di utenza sempre più aggressiva e intollerante, ma che rischia di minare il rapporto medico paziente influenzando con i propri cattivi comportamenti anche altri. Per tutto questo siamo decisi a sostenere sul piano della comunicazione l’iniziativa e abbiamo chiesto alla Asl di ricevere queste locandine; tramite i coordinatori delle Aft le distribuiremo ai colleghi che le metteranno nei propri studi». Da parte dell’Asl è stata immediata la disponibilità «a dimostrazione che la Direzione Generale crede nella possibilità di educare e raggiungere i cittadini anche grazie alla azione capillare della medicina di famiglia. Tutti insieme dalla stessa parte ovvero difesa del diritto di cura e del Servizio sanitario nazionale», concludono gli esponenti della Fimmg Napoli.
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