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Tra Napoli e Caserta
19 Dicembre 2024 - 12:59
È di 23 persone raggiunte da misure cautelari - 22 finiti agli arresti domiciliari e un obbligo di firma - tra medici, avvocati, falsi testimoni e procacciatori d'affari su un totale di 504 indagati, il bilancio della maxi indagine sulle truffe alle compagnie assicurative coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa (Caserta) e del Nas di Napoli. Le indagini, partite nel 2019 e proseguite fino a oggi, hanno permesso di far venire alla luce pratiche per falsi incidenti per quattro milioni di euro. La Procura aveva chiesto inizialmente 54 misure cautelari ma dopo gli interrogatori del gip eseguiti sulla base della cosiddetta Legge Nordio sono stati emessi 23 provvedimenti cautelari. A 17 indagati è stata anche contestata l'associazione a delinquere finalizzata alle truffe. La base operativa del gruppo era stata localizzata a Casal di Principe dove operava un falso fisioterapista con tanto di centro per i trattamenti che è stato sequestrato. In totale i Nas hanno scoperto e sequestrato altri tre centri diagnostici tra Caserta e Napoli dove venivano attestate false lesioni e falsi trattamenti terapeutici per raggirare le assicurazioni. Le apparecchiature sequestrate in uno dei centri diagnostici sono state donate all'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa.
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