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21 Dicembre 2024 - 09:12
NAPOLI. Le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli insieme nel ricordo della strage di Natale, l'esplosione all'interno della Grande Galleria dell'Appenino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, del treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 quando il convoglio, partito dalla stazione Centrale di Napoli alle 12,55 con destinazione Milano, viene spezzato in due dalla bomba piazzata in un vagone, provocando la morte sul colpo di 15 persone, il ferimento di altri 267 passeggeri e, un anno più tardi, la morte di Gioacchino Taglialatela, sedicesima vittima.
Nel quarantennale della strage, alle celebrazioni in programma lunedì 23 dicembre alla stazione centrale di Napoli parteciperà una delegazione della Cgil bolognese, della segreteria della Camera del lavoro metropolitana, per rinsaldare il gemellaggio nel segno delle stragi ferroviarie dell'Italicus, della stazione di Bologna e del Rapido 904. «In occasione del quarantennale della strage ha detto il segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci insieme ai compagni e alle compagne della Cgil Bologna saremo alla stazione centrale per le commemorazioni ufficiali.
Intanto la procura di Firenze ha fatto acquisire atti dei Servizi declassificati presso l'archivio storico di Roma e anche atti presso varie autorità giudiziarie. Lo ha reso noto il procuratore di Firenze Filippo Spiezia spiegando che a «40 anni di distanza» dall'attentato del 1984 «stiamo ancora lavorando». L'inchiesta fiorentina su quella che è conosciuta anche come la “strage di Natale”, è coordinata dal pm Antonino Nastasi e condotta dal Ros. Gli accertamenti, ha spiegato ancora Spiezia, mirano a «individuare altri presunti mandanti ed esecutori dell'attentato. Entro la primavera prossima la procura attende una corposa informativa dei Ros».
La nuova inchiesta sulla strage del rapido 904 è stato aperta nei mesi scorsi per accertare l'eventuale esistenza di un'area che legherebbe Pippo Calò, tra i condannati in via definitiva per l'attentato del 23 dicembre 1984, all'estrema destra e ad esponenti dei servizi segreti. In particolare, se nella fase ideativa e deliberativa dell'attentato vi siano state aderenze di ulteriori esponenti della destra eversiva (in aggiunta alle figure già emerse in precedenti processi ed indagini) e di appartenenti ai servizi segreti dell'epoca. Obiettivo inoltre è quello di accertare chi abbia fornito l'esplosivo utilizzato, del tipo semtex.
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