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Giustizia
23 Dicembre 2024 - 16:25
NAPOLI. Da tempo è affatto da gravi problemi di salute e per il presunto narcos della mala vesuviana scattano a sorpresa gli arresti domiciliari. Diego Lucenti, 39enne accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti per conto del clan Mazzarella (sponta gruppo De Bernardo di Somma Vesuviana), è stato scarcerato.
Difeso dall’avvocato Tiziana Areniello, Lucenti, detenuto nel carcere di Secondigliano, è uscito dal penitenziario dopo l’accoglimento dell’istanza da parte del giudice del rito abbreviato per motivi di salute. Ora è ai domiciliari a Castel Volturno, vicino all’ospedale Pineta Grande dove deve essere curato.
È stato infatti riscontrato che la sua situazione di salute era incompatibile col carcere, tant’è che deve essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico allo stomaco, al quale è stato ferito alcuni anni fa nel corso di un agguato ai suoi danni. Diego Lucenti assisterà dagli arresti domiciliari al prosieguo del processo che lo vede alla sbarra.
Sulla sua testa pende ad oggi una richiesta di condanna da parte del pubblico ministero della Dda a 13 anni di reclusione. La sentenza è attesa per il prossimo 28 febbraio. La retata che lo vide coinvolto era scattata a novembre ’23 e i destinatari delle misure cautelari appartenevano secondo l’accusa a due clan attivi nella zona vesuviana interna, l’uno articolazione dei Mazzarella di San Giovanni a Teduccio e l’altro dei De Luca Bossa-Minichini di Ponticelli.
Tre anni d’indagini di polizia e carabinieri, coordinati dalla Dda, hanno scoperchiato la pentola del malaffare all’ombra del Vesuvio e così sono emersi gravi reati: camorra, armi da fuoco, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsioni tra Ponticelli e alcuni comuni del Vesuviano.
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