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Il sequestro

Droga nel formaggio, blitz nel carcere di Poggioreale

Controlli a sorpresa durante i colloqui tra detenuti e parenti

Droga nel formaggio, blitz nel carcere di Poggioreale

NAPOLI. Ancora una volta la professionalità della polizia penitenziaria ha impedito un tentativo di introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del carcere di Poggioreale.

Durante i controlli effettuati nel corso dei colloqui, gli agenti hanno scoperto droga abilmente nascosta all’interno di un pezzo di formaggio contenuto in un pacco destinato ad un detenuto del reparto Venezia. Lo riferisce il vicesegretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Raffale Serra. La sostanza stupefacente è stata sequestrata.

Tiziana Guacci, segretario regionale del Sappe, evidenzia come anche questi episodi mettano in luce le criticità del sistema penitenziario: «I nostri agenti operano quotidianamente in condizioni di carenza di personale (una carenza di circa 200 agenti) e con un sovraffollamento di circa il 100 per cento di detenuti, ma continuano a garantire la sicurezza delle strutture con dedizione e professionalità».

Commenta Donato Capece, segretario generale del Sappe: «È ormai continua l’azione di contrasto per l’introduzione, la detenzione e l’uso di telefoni cellulari e droga in carcere che vede quotidianamente impegnati gli uomini e le donne del corpo di polizia penitenziaria. È un fenomeno sempre più in crescita di quello dei tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti a livello nazionale negli istituti di pena che di materiale atto alle comunicazioni, come i telefonini».

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