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Napoli

Giubileo, il cardinale Battaglia apre la Porta Santa con la croce dei migranti

Realizzata con i legni delle barche, è stata portata in processione dalla chiesa dei Santi Apostoli

Il cardinale Battaglia apre il Giubileo con la croce dei migranti

Il cardinale Mimmo Battaglia ha dato il via alle celebrazioni del Giubileo con l'apertura della porta santa durante una solenne cerimonia in Duomo. L'evento è stato preceduto da una processione simbolica che ha avuto inizio presso la chiesa dei Santi Apostoli, guidata dalla "croce di Lampedusa", un forte simbolo di speranza e sofferenza, realizzata con legni delle barche dei migranti.

Durante la celebrazione, Battaglia ha sottolineato l'importanza di questa croce, definendola «una croce di legno e sale» che racconta le storie di coloro che, attraversando il mare, cercano vita ma si trovano spesso di fronte alla morte. «È una croce che porta dentro tutte le croci», ha affermato il cardinale, richiamando l'attenzione sulle sofferenze degli abbandonati, dei feriti e di tutti coloro che vivono in condizioni di difficoltà.

Il Giubileo, ha spiegato Battaglia, è un tempo di guarigione e di rinnovamento, un’opportunità per permettere a Dio di fasciare le nostre ferite e, di conseguenza, di prendersi cura di quelle degli altri. «È il tempo in cui il povero, l'emarginato, il peccatore trovano il riscatto della propria dignità», ha dichiarato, invitando tutti a rompere le catene dell'ingiustizia, della violenza e della corruzione.

Fede e speranza sono i pilastri di questo percorso che il cardinale invita la diocesi di Napoli a intraprendere. «La fede è riconoscere il dolore del mondo e trasformarlo in amore, in accoglienza e in un futuro che abbraccia tutti, senza lasciare ai margini nessuno», ha affermato con passione. Battaglia ha esortato la comunità a non rimanere passiva, ma ad «alzarsi e camminare», diventando uno strumento di liberazione per chi vive oppresso.

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