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l'ultimo sgombero

Sindaco e Prefetto: riscriviamo la storia di Scampia

Manfredi: non è più quella di Gomorra

Sindaco e Prefetto: riscriviamo la storia di Scampia

NAPOLI. "Oggi ci troviamo di fronte a un atto straordinario e al tempo stesso storico che riguarda le Vele di Scampia, perché dopo tanti anni e la tragedia dell'estate scorsa, con le tre vittime della Vela Celeste, c'è stata una svolta decisiva". Così il prefetto di Napoli Michele di Bari saluta nel corso di un incontro con la stampa le ultime vicende relative agli enormi e degradati palazzi di Scampia con lo sgombero in mattinata delle ultime undici famiglie. Un evento che dà il via libera alla attesa riqualificazione dell'area. E' l'ora dei ringraziamenti: "Ringrazio il sindaco Manfredi - dice - per la svolta impressa a un problema che aveva anche connotati di ordine pubblico. Il secondo ringraziamento va alle forze ordine e all'associazionismo, alle parrocchie, a partire da don Alessandro Gargiulo, e a tutti quelli che hanno spinto per una soluzione. Parliamo di 2.000 persone e circa 500 nuclei familiari interessati, numeri da capogiro. Tutto questo oggi va a compimento".

Ognuno ha fatto la sua parte: "Ogni proprietario cercava garanzie per cedere gli alloggi. Devo ringraziare il Comune - sottolinea il prefetto - è stato un banco di prova in cui anche le associazioni hanno fatto la loro parte. Da parte delle istituzioni c'è stata piena consapevolezza che insieme si doveva modellare un percorso, perché solo insieme si poteva lavorare con tutte le fragilità e le problematiche del caso. Il tempo - sottolinea il prefetto di Bari - ha favorito una soluzione e oggi la certificazione è che non c'è stato bisogno della forza pubblica, i nuclei familiari hanno compreso. Il percorso si chiude oggi con una grande soluzione. Grazie alla Regione, al Comune e all'Asl per la grande cooperazione messa in campo. Ora - conclude - l'impegno è rispettare i tempi promessi".

LE PAROLE DI MANFREDI. "Non è più la Scampia di Gomorra, ma una nuova Scampia": esulta il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi nel giorno in cui con lo sgombero pacifico delle ultime undici famiglie dalle Vele di Scampia si dà formalmente il via al progetto "Restart Scampia" che prevede la costruzione di dodici nuovi edifici per oltre 430 famiglie da erigere sulle ceneri dei caratteristici palazzi disegnati dall'architetto Le Corbusier a Napoli tra gli anni '60 e '70, col tempo divenuti simbolo di degrado. Con lo sgombero delle ultime famiglie potranno partire le operazioni di abbattimento di due delle ultime tre Vele rimaste in piedi, delle sette originarie, e si potrà avviare il progetto di recupero dell'intera area.

"Finalmente - ha detto Manfredi nel corso di una conferenza stampa in Prefettura a Napoli - avremo la nuova Scampia". Delle sette Vele originarie resterà in vita solo la Vela Celeste che sarà comunque sottoposta a intervento di riqualificazione. "Ringrazio anche il Governo - ha sottolineato il primo cittadino partenopeo - che ci è stato vicino e continuerà ad esserci vicino con la firma ad hoc di un provvedimento per la sistemazione delle famiglie sgomberate. Finalmente risolviamo una situazione che riguarda migliaia di persone e si volta pagina. Il cronoprogramma viene rispettato con un grande interesse per le periferie e per eliminare l'inaccettabile degrado che c'era. Voltarci dall'altra parte non ci appartiene - ha concluso Manfredi - con l'uscita delle ultime famiglie abbiamo dimostrato che si può fare".

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