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Capodanno

Caruso: «Quest’anno il bilancio dei feriti da botti è stato peggiore»

Lo specialista del Pellegrini: «Mai raccogliere fuochi da terra, possono esplodere anche dopo giorni»

Caruso: «Quest’anno il bilancio dei feriti da botti è stato peggiore»

Leopoldo Caruso

NAPOLI. È un bilancio peggiore di quello del 2024 quello dei feriti di Capodanno, tra botti e utilizzo di armi da fuoco. Numeri in crescita, come spiegato dal dottor Leopoldo Caruso, specialista in Ortopedia e Traumatologia e specialista in Chirurgia della Mano all'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli.

Numeri in crescita in un momento in cui, tra l'altro, il conteggio non può essere ancora considerato definitivo, almeno fino all'Epifania: «Abbiamo tre amputazioni totali di mano, col più giovane che ha 22 anni. Lo scorso anno tre amputazioni complete di mano nella stessa giornata non le avevamo. E poi ci sono diversi sfaceli di mano e dita e ci stanno ancora contattando da altri ospedali. Credo sia peggiore di altri anni soprattutto per la gravità delle lesioni».

Bilancio non definitivo fino all'Epifania dunque.

«Ci sono i petardi inesplosi in terra che impediscono di chiudere i conti. L'appello che rivolgo è a non raccoglierli, perché provocano i danni peggiori. Proprio in queste ore è arrivata una persona con un danno provocato da un petardo raccolto da terra esploso tra le mani di chi l'aveva raccolto. In più faccio appello a bagnare i fuochi: prendete un secchio d'acqua e versatelo sui fuochi perché possono ancora esplodere nonostante siano passati dei giorni».

E per quanto attiene alla situazione delle armi da fuoco?

«Da armi da fuoco qui abbiamo un solo ferito. Il problema più importante quest'anno l'hanno dato i botti illegali, spesso le persone non sanno neppure come si devono accendere».

Comportamenti che causano danni permanenti, affrontati da eccellenze come l'ambulatorio creato appositamente al Pellegrini.

«Per i traumi complessi, per esiti di sfaceli è stato creato un ambulatorio, primo nel sud Italia, dove gratuitamente valutiamo gli sfaceli di mano e la possibilità di impiantare una protesi, per il pollice la cosiddetta “Caruso – Cimminello” con intervento chirurgico, o altre protesi funzionali fino alla spalla: ci hanno mandato addirittura un ragazzo da Kiev, mutilato da una bomba». 

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