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Camorra
04 Gennaio 2025 - 09:40
Le indagini sul caso sono condotte dalla polizia; nel riquadro la vittima del raid, il 44enne Ettore Velotti
NAPOLI. Sapevano dove intercettarlo e pur di dargli una lezione non hanno esitato a sparare all’impazzata tra la folla e in pieno giorno. La periferia est di Napoli si conferma l’epicentro di una faida che ancora stenta a placarsi, ma ieri pomeriggio solo per un puro caso non si è consumata una carneficina.
Il commando di sicari è infatti entrato in azione poco prima delle 15,30 all’incrocio tra corso Sirena e piazza Vincenzo de Franchis, nel quartiere Barra: ad avere la peggio è stato il 44enne Ettore Velotti, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, centrato da diversi colpi di arma da fuoco a una gamba e a un piede.
I sicari hanno sparato talmente tante volte da danneggiare anche alcune vetture parcheggiate, per fortuna senza ferire nessun passante. La vittima del raid è stato invece trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania e dimessa in prima serata senza gravi conseguenze.
Le modalità dell’agguato lasciano pochi dubbi in merito alla matrice camorristica. Ettore Velotti - è bene precisarlo - non ha alle spalle precedenti per mafia, ma è un esponente della “nota” famiglia di Barra e risulta vicino ad alcuni esponenti del clan Aprea, gruppo criminale ormai da qualche tempo egemone in tutto il quartiere. Il 44enne di corso Sirena ha comunque alle spalle alcuni gravi precedenti, tra cui rapina, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale.
Reati contestatigli in occasione del suo ultimo arresto, scattato a fine aprile ’23, quando venne fermato dai poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra al termine di un folle tentativo di fuga con un’auto poi risultata rubata. Le indagini sul raid di ieri pomeriggio sono condotte dai poliziotti della Squadra mobile, che già nell’immediatezza dei fatti hanno provato a interrogare Velotti. Il 44enne non si è però sbottonato più di tanto, fornendo risposte vaghe e per nulla esaustive.
La polizia ipotizza comunque che a entrare in azione siano stati almeno due sicari, che ben conoscevano i movimenti e le abitudini di Velotti. Resta da capire però in che contesto sia maturato il movente dell’agguato. Due le piste al momento al vaglio: regolamento di conti tra gruppi di mala o “punizione” in seguito a uno sgarro fatto forse alla persona “sbagliata”. Un aiuto alle indagini potrebbe comunque arrivare da qui alle prossime ore da alcune telecamere di videosorveglianza presenti lungo corso Sirena.
Di certo c’è che negli ultimi mesi l’aria a Barra è tornata a farsi piuttosto pesante. Da inizio anno, infatti, si susseguono stese e intimidazioni. Tra le più eclatanti quella registrata finire nel mirino era stato un rampollo dei Celeste, gruppo scissionista dell’egemone cartello ApreaCuccaro. A Barra sono ancora oggi presenti numerose piazze di spaccio di droga e il recente indebolimento a suo di arresti del clan De Luca Bossa, cui gli Aprea sono da tempo federati, potrebbe aver contribuito a rendere ancora più esplosiva la situazione.
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