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Faida della Stadera, sprint dei pm

La Dda non perde tempo dopo il blitz di giugno, udienza preliminare per il sottogruppo dei Contini e gli scissionisti

Faida della Stadera, sprint dei pm

Nei riquadri gli imputati Gioele Lucarelli, Pietro Lucarelli, Antonio Lucarelli, Mario Rosario De Martino e Gennaro Ottaiano

NAPOLI. La procura non perde tempo e per la ramificazione del clan Contini con base a Poggioreale e a Casoria il processo è dietro l’angolo. Dopo la retata scattata a giugno scorso, il gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, ha fissato per il prossimo 12 febbraio l’udienza preliminare per 35 neo imputati, chiamati in caso di rinvio a giudizio a difendersi da accuse di assoluta consistenza, su tutte quella di associazione mafiosa formulata a carico di Vittorio Albano, Leopoldo Aprea, Feliciano Ciccarelli, Francesco De Martino, Mario Rosario De Martino, Carlo Finizio, Pasquale Finizio, Giovanni Granata, Gioele Lucarelli, Pietro Lucarelli, Antonio Lucarelli, Giulio Manfredi, Gennaro Ottaiano, Salvatore Santoro, Marcella Spiniello, Giuseppe Romano, Giuseppe Gargiulo, Leonardo Cimminiello e Gennaro De Stefano.

Toccherà, in caso di processo, al collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Luigi Poziello, Leopoldo Perone, Giuseppe Milazzo, Giuseppe Gallo, Salvatore D’Antonio e Beatrice Salegna) provare ad aprire una breccia in un quadro indiziario rivelatosi fin qui a dir poco granitico. Gran parte degli imputati potrebbe comunque chiedere di essere processata con il rito abbreviato, puntando così a un importante sconto di pena nel caso in cui arrivasse una condanna.

Partendo dalle indagini su un ferimento, era emerso che nel quartiere Poggioreale si era verificata una scissione interna tra la “Stadera” e “Cittadella” di Casoria sfociata in alcuni fatti di sangue, oltre che con minacce e intimidazioni reciproche. Così, gli investigatori attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche hanno acquisito indizi per mafia, traffico di droga e possesso di armi a carico di 35 persone, delle quali 13 sono finite in carcere o ai domiciliari e 17 sono destinatarie di obbligo di dimora.

Tra i ras emergenti della nuova formazione sono venuti fuori i nomi di Mario Rosario De Marino “’o chiatt” e di Gioele Lucarelli, vittima anche di un agguato per il quale risultano indagati a piede libero Leonardo Cimminiello e Giuseppe Romano. Gli accertamenti erano cominciati con il ferimento di Gioele Lucarelli, avvenuto il 20 settembre 2021. Nel corso dell’inchiesta si è scoperto che l’agguato rappresentava la risposta ad un altro episodio simile, avvenuto il 2 settembre 2021 ai danni di Gennaro De Stefano alias “fell ’e carn”.

Vicende generate dalla forte tensione all’interno del “gruppo della Stadera”, costola del clan Contini, in seno al quale è maturata una scissione. La nuova compagine oltre alla vendita al dettaglio dello stupefacente, avrebbe fornito droga a piazze stanziali di Ponticelli e Secondigliano, ad Avellino e a quella gestita all’interno del carcere di Salerno, dove uno degli indagati era recluso. Nelle occasioni in cui i gestori delle attività di spaccio non onoravano i debiti accumulati, venivano attuate feroci condotte estorsive. È emerso, inoltre, che il gruppo aveva un’allarmante disponibilità di armi. In 35 andranno ora verso il processo.

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