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la stagione degli sconti

Partono i saldi, ma niente resse e code

Nessun assalto e “soffrono” anche le griffe. Riproposta la liberalizzazione del settore

Partono i saldi, ma niente resse e code

NAPOLI. Nessuna fila all'ingresso dei negozi, attesa più lunga del solito alle casse degli store dei marchi nazionali e tanti giovani a caccia di occasioni per scarpe e abbigliamento sportivo. La prima mattinata di saldi a Napoli ha avvantaggiato esclusivamente i brand più noti. Niente panico però, in via Toledo, ma un moderato aumento di vendite che però non ha interessato i piccoli negozi.

Stessa situazione a via Chiaia, via dei Mille, via Filangieri, piazza dei Martiri e per le griffe di via Calabritto dove non si è finora assistito al classico "assalto" in cerca del super sconto. L'effetto saldi non ha portato ad alcun effetto anche nei centro cimmerciali dove ieri non si sono registrate code agli ingressi degli store. Girando per le strade dello shopping, ci si poteva rendere conto che i negozi, alla partenza della stagione dei saldi invernali, mostravano la normale affluenza di tutti i giorni. A parte la crisi economica, certamente incide il fatto che, in questa prima fase, gli sconti offerti vengono ritenuti ancora bassi, oscillando mediamente tra il 20% ed il 30%, anche se su diverse vetrine compaiono cartelli che annunciano sconti di maggiore entità, fino al 70%. In verità, gli acquirenti abituali di questo periodo, anche alla luce delle esperienze degli anni pregressi, confidano che nelle prossime settimane gli sconti lievitino anche fino e oltre il 50%.

Dunque passa la linea dell’attesa, sperando di spuntare prezzi ancora migliori. Intanto si comincia a dare uno sguardo alle vetrine per osservare i prodotti e valutare lo sconto offerto. «Va anche sottolineato – aggiunge Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari – che questo rituale dei saldi invernali, come quello analogo dei saldi estivi, nel tempo ha perso molto del suo fascino originario. Nel corso dell’ultimo quarto di secolo, infatti, i saldi hanno subito una vera e propria rivoluzione. terminato dalla crisi economica che ha investito da tempo l’Italia, si è di fatto trasformato in uno stile di consumo estensibile a tutti i beni e alla bisogna».

Una situazione complessiva che induce le persone a essere sempre più caute. «Meglio sarebbe dunque liberalizzare la stagione dei saldi, così come avviene in tanti altri paesi, in modo da consentire a ciascun commerciante l’opportunità di offrire sconti alla propria clientela quando lo ritiene possibile e opportuno. Inoltre – propone Capodanno al fine di sostenere la grave crisi che attanaglia le piccole e medie imprese commerciali, diverse delle quali hanno già abbassato le saracinesche mentre altre potrebbero farlo a breve, occorrerebbe che la Regione Campania valutasse la possibilità di mettere a disposizione provvidenze economiche da concedere a fondo perduto attraverso un apposito bando».

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