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Non solo trasporti
08 Gennaio 2025 - 08:44
NAPOLI. I lavoratori dei trasporti tornano a incrociare le braccia. Per venerdì è stato indetto il primo sciopero dei trasporti del 2025 che vedrà fermarsi bus, treni, aerei, ma anche il mondo della scuola. Quella di venerdì sarà una giornata difficile per i passeggeri che transiteranno per Malpensa e Linate dove per 24 ore dove si fermerà il personale del settore aereo milanese. In allerta i passeggeri che partono da Napoli ai quali si chiede di verificare il proprio volo.
Doppio sciopero per il settore ferroviario dove si fermano i manutentori delle infrastrutture ferroviarie che hanno indetto un doppio sciopero. Il primo, domani, è stato indetto dal sindacato Club trasporti livello nazionale di 24 ore. Tra le ragioni della protesta il mancato rinnovo del contratto delle attività ferroviarie. Il giorno successivo gli stessi manutentori aderiranno alla protesta indetta dal Cobas e dall’Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura.
Quest'ultimo potrebbe essere revocato per le norme che regolamentano il diritto di sciopero e prevedono una "pausa" di almeno 24 ore tra una protesta e l'altra per la stessa categoria. Per quanto riguarda, invece, il trasporto locale si fermeranno per 4 ore, con modalità diverse da città a città, chi aderisce al sindacato Confail Fasa.
A Napoli, Eav comunica che Os Confail ha proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore, dalle ore 19,32 alle ore 23,32, con la seguente motivazione: “Problematiche relative al Trasporto Pubblico Locale”. A Napoli lo sciopero sarà quindi in orario serale. Sempre a Napoli la segreteria nazionale della Confail-Faisa ha comunicato che si terrà uno sciopero di 4 ore dei lavoratori del settore Trasporto Pubblico Locale e Mobilità, per denunciare la grave situazione economica e contrattuale in cui versano migliaia di professionisti del comparto.
«Il rinnovo contrattuale è stato accolto con indignazione dai lavoratori per via di misure economiche del tutto inadeguate con una tantum per 16 mesi di arretrati di appena 31 euro al mese, una cifra irrisoria rispetto alle necessità reali e aumenti salariali risibili, pari a 60 euro da marzo e ulteriori 100 euro solo da agosto 2026». Potrebbe essere una giornata complicata anche per chi deve portare i figli a scuola. Venerdì, gli insegnanti potrebbero rispondere all'appello della Csle (Confederazione sindacati lavoratori europei) che vuole un "aumento degli stipendi per adeguarli agli standard europei".
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