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La decisione
08 Gennaio 2025 - 16:16
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari
«Dopo un attento studio, abbiamo ritenuto di circoscrivere delle piccole zone, ma importanti, anche nei Comuni della Città Metropolitana di Napoli». Lo ha detto il prefetto di Napoli, Michele di Bari, dopo l'istituzione delle "zone rosse" anche nei Comuni di Pompei, Castellammare di Stabia, San Giorgio a Cremano e Pozzuoli, le prime in Italia al di fuori dei capoluoghi di provincia.
Si tratta di zone rosse «da affiancare ai controlli che già facciamo e che sono stati potenziati. A seguito delle direttive del ministro Piantedosi, abbiamo questo ulteriore strumento a disposizione che sta già dando ottimi risultati nella città di Napoli dove sono 4 le zone rosse istituite» ha spiegato il prefetto. In quelle aree urbane, la Prefettura può vietare la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali e poterne quindi disporre l'allontanamento.
«Ringrazio il Prefetto Michele di Bari per l'attenzione che continua a riservare per Pompei. Istituendo anche la "zona rossa" della movida - afferma il sindaco Carmine Lo Sapio - dota i tutori dell'ordine di un ulteriore strumento per fronteggiare eventuali criticità».
«L'istituzione della zona rossa nell'area della villa comunale di Castellammare di Stabia e nelle vie e nelle piazze adiacenti rappresenta una risposta concreta alla richiesta di maggiore sicurezza nei nostri territori. Un provvedimento, in linea con quanto attuato anche a Napoli, Roma e Milano finalizzato ad aumentare i livelli di sicurezza nelle aree della movida e nei punti di maggiore affluenza di cittadini e visitatori. Come ho sempre ribadito, la sicurezza dei cittadini non ha colore politico, ma rappresenta una precondizione per il vivere civile», è quanto dichiara il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza.
Zona rossa anche a San Giorgio a Cremano in via Manzoni, via Aldo Moro (all'angolo via San Giorgio Vecchio), Piazza Troisi e l'area che circoscrive anche le aree verso Villa Bruno e Villa Vannucchi e Largo Arso. «Si tratta di zone critiche e particolarmente attenzionate nel corso del tempo - dice il sindaco Giorgio Zinno - già al centro di precedenti riunioni del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, in relazione ad alcuni episodi verificatisi soprattutto nei giorni e nelle ore della movida».
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