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Utenze alle stelle
09 Gennaio 2025 - 09:03
A Napoli, come in molte altre città italiane, l'inverno sta portando una brutta sorpresa: bollette di luce e gas alle stelle. Le famiglie si trovano a dover fare i conti con spese sempre più elevate per riscaldare le proprie case. La decisione da parte della Russia di sospendere, dal primo fiorno dell’anno, le forniture di gas attraverso l’Ucraina, sta creando allarme. E conseguenza di questo allarme è il rincaro della materia. In generale però il motivo principale di questo aumento è la crisi energetica globale, innescata dalla riduzione delle forniture di gas russo a seguito del conflitto con l'Ucraina. Questa situazione ha fatto schizzare i prezzi all'ingrosso, ripercuotendosi direttamente sulle bollette degli utenti finali. Se recentemente è stato stipulato un nuovo contratto per la luce o il gas, sicuramente sarà stato evidente un aumento significativo delle tariffe. Il gas, in particolare, ha subito un rincaro di oltre il 12% negli ultimi mesi, costringendo le famiglie a sborsare quasi 200 euro in più all'anno. Anche le bollette della luce sono aumentate, sebbene in misura leggermente inferiore, a causa dell'aumento dei costi dell'energia elettrica. Perché questa impennata dei prezzi? Oltre alla crisi energetica globale, l'aumento della domanda di gas durante l'inverno e la fine del mercato tutelato, che ha eliminato un tetto ai prezzi, hanno contribuito a questa situazione. Di fronte a questa difficile situazione, è comprensibile sentirsi impotenti. Tuttavia, ci sono alcune azioni che si possono intraprendere: confrontare le offerte dei diversi fornitori, negoziare con l’attuale fornitore, ridurre i consumi energetici adottando comportamenti virtuosi, valutare l'installazione di pannelli solari o altre fonti di energia rinnovabile, e in caso di difficoltà economiche, rivolgersi ai servizi sociali del proprio Comune. «È fondamentale che le istituzioni intervengano per sostenere le famiglie in difficoltà e per contenere l'aumento dei prezzi dell'energia. Solo attraverso una collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni potremo superare questa crisi e garantire a tutti il diritto ad un'energia accessibile e sostenibile» hanno ricordato le associazioni a difesa degli utenti.Oggi per attivare un contratto a prezzo variabile si spende il 12,5% in più rispetto a un anno fa. Infatti se si vuole considerare la migliore offerta disponibile sul mercato libero, per una famiglia tipo con un consumo medio di 1.400 metri cubi annui, la bolletta media per un contratto a prezzo fisso varia da un minimo di 1.618 euro annui di Milano, Trento e Trieste ai 1.825 euro di Roma. Rispetto alla migliore offerta disponibile a maggio scorso per la stessa tipologia di fornitura, il rincaro medio nelle città monitorate si attesta al +6,17%: a Napoli l'aumento più basso (+4,49%), a Milano, Trento e Trieste quello più elevato (+6,6%). Sul mercato libero della luce si assiste invece ad una concentrazione delle offerte che risultano omogenee su tutto il territorio. Rispetto a sei mesi fa la bolletta della luce per chi attiva oggi una fornitura sul mercato libero approfittando della migliore proposta del portale Arera, risulta più salata dell'8,43% per il prezzo fisso, con un aggravio di spesa di circa 57 euro annui a utenza.
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