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l'inchiesta
09 Gennaio 2025 - 15:44
GIUGLIANO. Turbativa d'asta e corruzione in relazione a gare d'appalto nell'ambito dell'affidamento del servizio integrato di raccolta dei rifiuti: proseguono le indagini della procura di Napoli Nord, che ha richiesto misure cautelari nei confronti di alcune delle persone interessate dall'inchiesta, che coinvolge i Comuni di Marano di Napoli e Giugliano in Campania. Emessi i provvedimenti del divieto di dimora a Napoli e la sospensione dai pubblici uffici che colpiscono due soggetti, Luigi Grimaldi, ex assessore all'Ambiente a Giugliano, oggi consigliere comunale di Napoli e consigliere metropolitano, e Domenico Abbatiello, dipendente comunale di Marano, con mansioni, all'epoca dei fatti, di sorvegliante. A dare esecuzione alle misure cautelari sono stati, quest'oggi, i carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna.
Disposti anche sette sequestri preventivi, nei confronti di altrettanti indagati, per un totale di circa 200mila euro, corrispondenti alle somme indebitamente percepite a titolo corruttivo. Risultano infatti indagati, per turbativa d'asta e corruzione a gare d'appalto, ulteriori soggetti vicini alle amministrazioni comunali e responsabili delle società di rifiuti che operavano ed operano nei due centri del napoletano, e per i quali non è stata ravvisata la sussistenza delle esigenze cautelari. Le indagini, condotte per circa tre anni a partire dal 2018, come ricostruisce la procura di Napoli Nord, hanno rilevato "l'esistenza di un "sistema" costituito da dipendenti e amministratori" dei due enti locali, i quali "con la complicità di alcuni imprenditori e faccendieri, hanno conseguito l'aggiudicazione di appalti attraverso condotte corruttive e di turbata libertà degli incanti".
L'inchiesta, avviata nei confronti del Comune di Marano di Napoli, si è successivamente estesa al Comune di Giugliano in Campania, consentendo di svelare l'esistenza, a Marano, di un "sodalizio criminale - si legge in una nota a firma della procuratrice Maria Antonietta Troncone - finalizzato alla consumazione di un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione, quali la corruzione, la turbata libertà degli incanti, la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, la concussione e la truffa ai danni della Pubblica Amministrazione, e contro la fede pubblica, quali il falso materiale e il falso ideologico in atto pubblico con coinvolgimento di esponenti del Comune e di ditte interessate all'affidamento dei vari servizi aventi ad oggetto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti".
Ravvisate, a Giugliano, "plurime condotte corruttive nell'aggiudicazione di una gara d'appalto per il servizio integrato di raccolta dei rifiuti solidi urbani dell'importo complessivo di 122 milioni di euro (settennato 2020- 2027)" con il coinvolgimento, tra gli altri, "dell'allora provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli e dell'ex sindaco di Giugliano in Campania", destinatari di decreto di sequestro preventivo di circa 45mila euro ciascuno. Nel corso delle attività investigative, sono stati già sequestrati 60mila euro e un orologio di valore, conseguenti alla promessa, a titolo corruttivo, in favore di un ex assessore del Comune di Giugliano in Campania, per favorire una azienda nell'aggiudicazione di un appalto connesso alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Altri 350mila euro sono stati sequestrati in quanto frutto di tangenti destinate a dirigenti del settore custoditi da terzi.
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