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Napoli
12 Gennaio 2025 - 10:03
NAPOLI. Al termine delle festività natalizie vi è un altro periodo che i napoletani aspettano ogni anno con impazienza: i saldi invernali. Quest’anno però i dati raccolti durante i primi giorni non sono incoraggianti.
Le vie dello shopping come via Toledo, via Chiaia o via Scarlatti non sono affollate come lo erano in passato e i negozi sono semivuoti anche durante le ore di maggiore affluenza. «Fino a qualche anno fa, c’era la fila fuori ai negozi a partire dal primo giorno di saldi e proseguiva così per almeno una settimana» spiega un commerciante di una boutique d’abbigliamento del centro. Oltre che un vantaggio per i cittadini, i saldi rappresentano un’occasione anche per i commercianti che devono ancora smaltire la merce invernale acquistata a settembre sulla base della domanda.
«Sarà difficile guadagnarci qualcosa» aggiunge il negoziante. Tra i clienti, soprattutto delle grandi catene d’abbigliamento, c’è chi approfitta dei saldi per spendere i buoni regalo che hanno trovato sotto l’albero di Natale e c’è chi, al contrario, approfitta dei saldi per poter comprare qualcosa che a prezzo pieno era impensabile comprare.
«Qualche anno fa, durante i saldi, mi facevo ingannare dal prezzo più basso e acquistavo cose d’impeto che non mi servivano davvero. Adesso riesco a discernere di cosa ho davvero bisogno e compro solo quello» spiega Annamaria, una segretaria trentenne alla ricerca di un paio di scarpe più eleganti.
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Ciò mette in evidenza un aspetto fondamentale del difficile andamento dei saldi e cioè la difficile situazione economica che imperversa tra i cittadini, soprattutto i più giovani. Come ogni anno, durante i saldi si è soliti acquistare capi d’abbigliamento e calzature ma siti come Shein e Temu sembrano sedurre i giovanissimi a causa dei prezzi estremamente competitivi durante tutto l’anno.
«Se acquisto su Shein qualcosa che poi non indosserò, mi sento meno in colpa perché l’ho pagata poco, poi posso restituirla senza perderci niente. Differentemente, durante i saldi i negozi spesso sono disorganizzati e ci si ritrova ad acquistare merce di poca qualità ma con prezzo triplicato e senza possibilità di poter effettuare cambi» afferma Laura una universitaria.
La lotta tra l’online e i negozi fisici è una costante negli ultimi anni e i negozianti si difendono come possono. Tuttavia, ci sono ancora clienti che preferiscono supportare le piccole realtà di quartiere rispetto ai colossi del fast fashion seppur consapevoli della medesima qualità del prodotto. La novità di quest’anno è senza dubbio quella di vedere i negozi assaltati da turisti sia italiani che stranieri. «Anche durante i saldi, è impossibile trovare questi prezzi da noi» afferma Fabiana, 42enne della provincia di Monza e Brianza.
«Fare acquisti a Napoli è davvero un affare. Con trenta euro ho acquistato due paia di scarpe da poter indossare tutti i giorni» asserisce una turista francese in via Pignasecca. È incoraggiante che i turisti aiutino a far crescere l’economia cittadina ma altrettanto preoccupante è il paventarsi dell’ipotesi che a breve saranno solo questi ultimi a mantenerla in vita.
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