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Il caso
14 Gennaio 2025 - 15:49
«Non rimpiango quello che ho fatto, è stato un dono di Dio». Così don Antonio Scala, il sacerdote che nei giorni scorsi si è dimesso da tutte le sue cariche ecclesiastiche a Ischia a causa di una relazione con una parrocchiana sposata, raggiunto al telefono da Storie Italiane su Rai1.
«Il futuro non lo conosco, io spero di continuare con questa donna perché ci vogliamo bene», ha aggiunto, rivelando la sua intenzione di proseguire la relazione nonostante tutte le conseguenze.
La decisione di dimettersi non è stata presa alla leggera. «Per me è stato qualcosa di molto forte, altrimenti ci saremmo allontanati come dopo una passeggiata, tu vai a casa tua, io ritorno a casa mia e nascondiamo tutto. Ma non ci siamo riusciti», ha spiegato. Il sacerdote ha poi riflettuto sulla sua coscienza e sulla responsabilità verso la sua comunità: «Possiamo ingannare gli uomini, ma Dio alla fine vede tutto e sa tutto».
La scelta di affrontare la situazione in modo aperto, andando anche dal vescovo per assumersi le proprie responsabilità, evidenzia il conflitto interiore che ha vissuto. «Ci vuole un po' di tempo per tutti» ha detto, riconoscendo la difficoltà di accettare una tale decisione.
Nonostante le sue dimissioni, il sacerdote ha voluto esprimere il suo affetto per la comunità: «Voglio bene alla comunità, porto tutti nel cuore, spero che non si allontanino dalla Chiesa». Tuttavia, ha chiarito che la sua vita ha preso una direzione diversa: «Questa è la mia vita, una mia scelta che non c'entra con loro. Non ritorno, ormai ho chiuso e non mi sento più di fare il prete. Non basterebbe una confessione, ci vuole una conversione».
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