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l'audizione
15 Gennaio 2025 - 15:01
Nicola Gratteri
NAPOLI. Il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, stamane è stato audito dalla Commissione parlamentare Antimafia. «Ho iniziato da subito a fare riunioni, ho trovato colleghi molto preparati e intelligenti ma un po' demotivati e spenti - ha detto Gratteri - Ho cercato di creare una sinergia tra i colleghi e la polizia giudiziaria. Ho trovato una situazione un po' rilassata, con le stesse energie, creando buone prassi e stando continuamente in ufficio, ciò ha portato, grazie al grande lavoro fatto dai miei colleghi di Napoli, a ridurre le pendenze di 4173 fascicoli. Con le stesse energie abbiamo definito più di oltre 4mila fascicoli. Abbiamo ottenuto più di 1800 ordinanze di custodia cautelare, ci sono pendenti all'ufficio gip 1400 richieste di custodia cautelare, 1085 solo per indagini di mafia». Gratteri ha spiegato che ci sono stati anche omicidi avvenuti di giorno anche in pieno centro a Napoli ma «oltre la metà di questi omicidi sono stati risolti» o con processi o nella fase delle indagini preliminari.
Gratteri ha anche riferito di «tolleranza zero dai parcheggiatori abusivi alla mafia e alla camorra che lavora nella cyber e nel dark web. Inoltre, quando arrivai a Napoli c'erano 80 demolizioni l'anno, nel 2024 ne abbiamo fatte 141. Mano a mano che passano gli anni diminuisce l'età dei minori che commettono reati e dei soggetti al vertice dell'organizzazione camorristica». Per Gratteri è «il momento di prendere atto che se è una costante l'abbassamento dell'età di chi commette reati di camorra, forse bisogna iniziare a pensare che per questo tipo di reati, quando c'è una connessione con gli adulti, possa continuare a fare le indagini la procura distrettuale antimafia». Gratteri ha fatto notare che ad esempio la «procura dei minori non ha neanche la sala intercettazione».
Gratteri ha aggiunto che «A Napoli ho visto tre livelli di camorra. La camorra da strada capace di entrare in una piazza con un kalashnikov, uno guida e l'altro spara ad altezza uomo, per conquistare quella piazza», spiega aggiungendo che c'è poi una «camorra molto forte nel mondo dell'imprenditoria e una camorra leader nel mondo del dark web. Non immaginavo, arrivando a Napoli, di trovare un così alto livello sul piano tecnologico e informatico, la capacità di penetrare nel dark web».
Infine, secondo Gratteri è necessario intervenire sul 41 bis. «Io da 20 anni propongo la costruzione di quattro strutture per il 41 bis, ora ne esiste una sola in Sardegna e una a Cagliari che non si riesce ad aprire e il perché è un mistero. Basterebbero quattro carceri costruite per il 41 bis», continua ricordando che le attuali carceri non sono costruite per la pena al 41bis e si configurano come un “adattamento”. Secondo Gratteri a seconda del carcere il 41bis viene interpretato in “modo fantasioso”. «Oggi il 41bis è più uno slogan - prosegue aggiungendo - Io sarei più rigoroso nel dare il 41 bis ma deve funzionare l'alta sicurezza».
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