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la prof arrestata per abusi

Parsi: «Serve un controllo rigoroso su chi lavora con i minori»

La presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus

Parsi: «Serve un controllo rigoroso su chi lavora con i minori»

CASTELLAMMARE. La vicenda dell’insegnante di Castellammare di Stabia, arrestata per violenza sessuale e corruzione di minori, ha scosso l’opinione pubblica, riaprendo una ferita profonda nel dibattito sulla tutela dei minori e sull’idoneità delle figure educative. Mariarita Parsi, psicologa, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Movimento Bambino Onlus, ha commentato con parole forti: “Prima di mettere chiunque a contatto con i minori, bisogna verificare attentamente la loro salute mentale e stabilire con certezza che siano persone equilibrate. Affidare ragazzi fragili a persone non preparate è un atto irresponsabile”.

L’insegnante dell’istituto Catello Salvati, secondo le accuse, avrebbe sfruttato il proprio ruolo per instaurare rapporti manipolatori con gli studenti, avvalendosi anche dei social media per perpetrare gli abusi. Parsi non nasconde la sua preoccupazione per il crescente ruolo delle piattaforme digitali in vicende di questo tipo: “Il digitale è diventato un terreno pericoloso quando non viene monitorato. È indispensabile che ci sia una vigilanza costante, affidata a team specializzati, per fermare sul nascere situazioni come questa. L’abuso virtuale è una realtà devastante e in crescita”. Parsi ha anche sottolineato l’importanza di affrontare il problema alla radice, introducendo nelle scuole strumenti educativi per prevenire simili tragedie: “Da decenni mi batto per portare l’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole. È necessario insegnare ai ragazzi a riconoscere le emozioni, a rispettare i sentimenti altrui e a usare la tecnologia in modo responsabile. Solo così possiamo costruire giovani consapevoli e capaci di difendersi”.

Rivolgendo un pensiero ai minori coinvolti, Parsi ha spiegato quanto sia urgente intervenire: “Questi ragazzi porteranno con sé cicatrici profonde. La scuola, che avrebbe dovuto proteggerli, è diventata un luogo di tradimento. Serve subito un supporto psicologico per aiutarli a elaborare il trauma e per restituire loro fiducia nel mondo adulto”. Per Mariarita Parsi, quanto accaduto a Castellammare deve rappresentare un segnale di allarme per tutto il sistema educativo. “Non possiamo più rimandare un cambiamento strutturale. La scuola deve diventare un luogo sicuro, affidato a persone sane e preparate, dove i ragazzi possano crescere protetti e rispettati. È una responsabilità che non possiamo più ignorare”.

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