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16 Gennaio 2025 - 10:02
NAPOLI. Una lettera aperta inoltrata da uno dei pochi artigiani del corallo ancora presenti, che attualmente operano nei locali terranei posti a largo San Martino, al Vomero, ha messo i napoletani in guardia sulla possibilità che queste attività ultracentenarie, dal momento che le loro attività risalgono agli anni '20 del secolo scorso, possano scomparire del tutto. Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valore collinare, da sempre strenuo difensore dei negozi storici e delle botteghe artigianali del Vomero e non solo, al riguardo, in passato ha anche lanciato un'apposita petizione online, attraverso la piattaforma change org, al link https://www.change.org/noscomparsabotteghecorallarisanmartino.
«Inoltre al riguardo bisogna ricordare che l'ex ministro Sangiuliano, ha istituito il polo autonomo "Musei Nazionali del Vomero", che oltre alla villa Floridiana, comprende pure San Martino e Castel Sant'Elmo, con lo scopo di rilanciare sia gli aspetti turistici che quelli storici e culturali dei suddetti siti». Notoriament l'area in questione, benché costituisca un polo turistico di primaria importanza, versa da anni in un perenne stato di degrado e di abbandono anche per la presenza di un muro puntellato da oltre dieci anni, che si trova in prosecuzione, proprio lungo la facciata dove si aprono le botteghe degli artigiani del corallo. Un puntellamento, per eliminare il quale era stato annunciato nei mesi scorsi l'inizio dei lavori a cura della Regione Campania. Lavori però che allo stato non risultano ancora iniziati, essendosi solo proceduto a coprire il puntellamento con teli di plastica bianca.
«Eppure si tratta di uno dei siti più belli al mondo, che dovrebbe essere tutelato dall’Unesco, con beni ambientali e culturali di primaria importanza, che ha avuto ospiti, tra gli altri, la Regina d’Inghilterra, Hillary Clinton, Beatrice d’Olanda e diversi presidenti della Repubblica, come Ciampi e, proprio di recente, anche del presidente Mattarella, oltre a nomi noti del mondo della cultura e dello spettacoloha ricordato Capodanno Un sito che, in qualsivoglia altra parte del mondo, sarebbe valorizzato, vivificandolo con la presenza di turisti e di attività connesse e che invece rischia di perdere l’ultimo dei simboli della sua storia secolare, le botteghe dei corallari appunto».
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