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Sanità

Inaugurato il nuovo reparto oncologia a Pollena Trocchia

De Luca: all'Asl Napoli 3 Sud, per quanto riguarda la lista di attesa, situazione migliore della Regione Campania

Inaugurato il nuovo reparto oncologia a Pollena Trocchia

Il taglio del nastro con il governatore Vincenzo De Luca

Aperto quest'oggi il nuovo reparto di oncologia del presidio sanitario di Pollena Trocchia, diretto da Luigi Leo, dell'Asl Napoli 3 Sud, con 16 posti letto in day hospital, otto dirigenti medici e relativo personale infermieristico che si occupano del trattamento di tutti i tumori solidi.

«Non era facile e non era scontato - ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha partecipato all'inaugurazione con il direttore generale dell'Asl Giuseppe Russo -, ci vogliono anni e anni di lavoro, di sacrificio, di impegno. Qualche anno fa quando si parlava della Regione Campania ci ridevano dietro, la Campania era solo rifiuti e camorra, oggi la Campania è anche eccellenza nel campo sanitario».

«Noi - la chiosa di De Luca - contiamo di andare avanti. Quando discutiamo anche con gente che ci rompe le scatole da Roma, è gente che non sa che cos'è questo lavoro che è in corso, e che abbiamo il dovere di non disperdere. Non si rendono conto che bloccare questo lavoro significa danneggiare in maniera drammatica i cittadini della Campania. Non è il problema di De Luca, è il problema delle nostre famiglie, ma non so come spiegarglielo a questi signori che da Roma vorrebbero decidere sulla pelle dei cittadini campani».

Il governatore ha poi spiegato che «all'Asl Napoli 3 Sud, per quanto riguarda la lista di attesa, abbiamo la situazione migliore della Regione Campania: garantiamo per l'80% delle prestazioni in tempi incredibili. Ho chiesto al direttore generale che tempi ci sono per la prima visita oncologica: massimo una settimana. È un miracolo, questi tempi non ci sono neanche al Nord».

«Credo - ha concluso - che Pollena Trocchia debba essere un punto di riferimento anche per altre realtà regionali che non ce la fanno, visto che qui abbiamo una condizione di eccellenza. Abbiamo visitato una tac di ultima generazione. Da questo punto di vista siamo la prima regione d'Italia: abbiamo le tecnologie più avanzate, di ultimissima generazione, i nostri medici possono lavorare veramente in condizioni straordinarie».

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