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Vertice a Palazzo Chigi

Manfredi: «No ai modelli “zone rosse”, ma sulla sicurezza il Pd deve riflettere»

Il sindaco: è una questione che riguarda tutti, non è appannaggio della destra

Manfredi: «No ai modelli “zone rosse”, ma sulla sicurezza il Pd deve riflettere»

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi

NAPOLI. «Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano ha promesso che i progetti peri Comuni finalizzati alla riqualificazione urbana e all'inclusione saranno decisi assieme ai sindaci». Lo ha detto il sindaco di Napoli e presidente dell'Anci, Gaetano Manfredi, dopo l'incontro a palazzo Chigi.

Quello che Manfredi, alla guida del capoluogo campano con una coalizione di centrosinistra, sperava di ascoltare nella riunione dell’altra sera sui progetti del cosiddetto "modello Caivano" era proprio questo. A discuterne c'erano anche il commissario straordinario Fabio Ciciliano, e il ministro dello Sport Andrea Abodi.

«Le scelte sugli interventi - spiega il sindaco - devono essere effettuate assieme ai sindaci, anzi dovremmo essere noi a proporli, come io ho fatto per il campo rom a Scampia. Tutto va fatto in modo condiviso, in una collaborazione tra istituzioni. E non mi sembra che il governo intenda commissariare qualcuno».

Il modello Caivano può essere utile: «Il punto è che i sindaci non vanno commissariati, ma piuttosto aiutati a risolvere situazioni dove il contributo di un commissario può essere utile. Per capirci, sul campo rom insistono molte competenze diverse e i poteri commissariali potrebbero aiutare a risolvere problemi intricati, per cui non si trova soluzione da 30 anni».

Su questo argomento nel Pd c’è' diffusa preoccupazione per il possibile ritorno propagandistico per il governo: e una conferma arriva anche da Manfredi: «C’è preoccupazione, è vero, ma non è tanto una questione di Pd. Però il tema è stabilire criteri condivisi di collaborazione, come stanno cercando di fare anche gli altri sindaci. Magari Meloni insiste con zone rosse e quartieri commissariati per sfruttare la debolezza del centrosinistra sul tema sicurezza. Credo - aggiunge - che la nostra area politica debba avviare una riflessione sul tema, perchè la sicurezza non è un argomento che può essere patrimonio esclusivo della destra, ma è un bene comune che sta a cuore innanzitutto ai più deboli».

Manfredi osserva infine che «la risposta che abbiamo ogni giorno di fronte non può essere un modello securitario. Il lavoro principale deve essere quello di ridurre i motivi di disagio, dando sostegno ai cittadini con misure concrete, come stiamo facendo a Napoli a partire dai progetti di riqualificazione urbana condivisi con il territorio».

Le zone rosse insomma - conclude - «sono una misura emergenziale, temporanea. Ma per affrontare strutturalmente i problemi della sicurezza servono risorse, e una maggiore presenza delle forze dell'ordine. La sicurezza è un valore perché tutti vogliamo che venga garantita sicurezza a tutte le nostre famiglie e comunità. Dobbiamo evitare che diventi un argomento divisivo perché quando poi si prendono posizioni estreme, da un lato e dall'altro, non si fa il bene della comunità. Credo che qualsiasi scelta eccessivamente sicuritaria non sia utile».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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