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Le statistiche
22 Gennaio 2025 - 08:35
La sede centrale della Federico II
NAPOLI. L'università italiana sta vivendo un momento di rinnovata vitalità. I dati più recenti sulle immatricolazioni mostrano un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, un segnale incoraggiante che testimonia un rinnovato interesse dei giovani verso gli studi superiori.
Le donne continuano a essere la forza trainante di questo trend positivo, scegliendo sempre più spesso di iscriversi all'università e di proseguire gli studi nonostante poi, nel mondo del lavoro, risultino quelle più penalizzate anche con una laurea. E forse per questo persistono ancora delle disuguaglianze di genere nella scelta dei corsi di laurea, con una minore presenza femminile nelle aree scientifiche e tecnologiche, tanto è vero che la quota “rosa” di immatricolazioni nell’ambito Stem era e resta intorno al 39 per cento.
Anche le grandi università italiane, come la Sapienza di Roma, l'Università di Bologna e la Federico II di Napoli, stanno registrando un aumento delle immatricolazioni, un segnale positivo che testimonia l'attrattività di questi atenei a livello nazionale e internazionale. Un merito per gli Atenei ma anche un punto a favore delle città stesse che diventano punti di attrazione per i fuori sede. Per l’anno accademico 2023/24 le matricole sono in aumento, come testimoniano i primi dati del ministero dell’Università.
A dicembre risultano iscritte ai nostri atenei 304.920 matricole contro le 295.660 dello stesso periodo del 2022/23, con un aumento del 3 per cento. Nonostante questi segnali positivi, rimangono ancora molte sfide da affrontare. La carenza di fondi, la necessità di adeguare l'offerta formativa alle esigenze del mercato del lavoro e la concorrenza sempre più agguerrita delle università straniere rappresentano alcune delle principali difficoltà.
«Per rispondere a queste sfide, è necessario un impegno congiunto da parte di tutti gli attori coinvolti: governo, università, imprese e studenti - ha ricordato Maurizio Mastrocchi, sociologo-. È fondamentale investire nella ricerca, promuovere la mobilità studentesca, adeguare l'offerta formativa e sostenere gli studenti provenienti da contesti svantaggiati. L'aumento delle immatricolazioni rappresenta un'opportunità per rilanciare il sistema universitario italiano e renderlo sempre più competitivo a livello internazionale. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo è necessario un impegno costante e condiviso da parte di tutti gli attori coinvolti».
Ovviamente per quanto riguarda l’anno accademico in corso, visto che le statistiche tratte dall’anagrafe degli studenti sono ancora provvisorie, per avere dati definitivi bisognerà aspettare la primavera. Ma la tendenza sembra in atto e le previsioni sono ottimistiche. Per la Federico II di Napoli e la Statale di Milano che, negli ultimi 12 mesi, vedono crescere le rispettive immatricolazioni da 12.710 a 13.093 e da 9.917 a 10.141 queste previsioni sono addirittura più che ottimistiche.
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