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L'intervento
22 Gennaio 2025 - 17:22
Il comandante della polizia municipale Ciro Esposito
Napoli si trova ancora una volta a fare i conti con il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, una piaga che resiste ai tentativi di contrasto da parte delle autorità locali. Per il comandante della Polizia municipale, Ciro Esposito, il vero ostacolo non è la mancanza di strumenti tecnologici, ma l’assenza di una normativa realmente efficace. “Non abbiamo bisogno di nuove tecnologie per sapere dove operano i parcheggiatori abusivi, il problema è che la normativa è ancora troppo debole”. Le segnalazioni da parte dei cittadini non mancano: ogni giorno arrivano via email, telefonate ed esposti, permettendo di individuare con precisione le aree più critiche della città. Tuttavia, nonostante gli sforzi degli agenti, il fenomeno continua a riproporsi, evidenziando i limiti di un quadro normativo che non consente interventi risolutivi. “Il fenomeno lo conosciamo nei dettagli perché lo contrastiamo da anni con serietà. Ma senza strumenti normativi efficaci, le persone che individuiamo continuano, una volta terminato il nostro intervento, a ritornare ad operare indisturbate”.
L’elenco di parcheggiatori abusivi sanzionati e segnalati all’autorità giudiziaria è lungo e dettagliato, ma a poco servono le ripetute azioni di contrasto. “Abbiamo un elenco di centinaia di parcheggiatori abusivi più volte sanzionati e segnalati all’autorità giudiziaria, ma spesso tornano a svolgere la loro attività”. In altre città europee si è puntato sull’uso di applicazioni mobili per segnalare in tempo reale la presenza dei parcheggiatori abusivi, sfruttando la geolocalizzazione e l’intelligenza artificiale per rendere più rapidi gli interventi. Tuttavia, per Esposito, questi strumenti avrebbero un’efficacia limitata a Napoli, dove il problema è radicato e legato a dinamiche socio-economiche difficili da scardinare con la sola tecnologia. “Queste soluzioni avrebbero un impatto limitato a Napoli, dove il fenomeno è più radicato e strettamente connesso a problematiche socio-economiche”.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha adottato un regolamento sulla sicurezza urbana che prevede ordini di allontanamento e l’applicazione del Daspo urbano in numerose strade della città. Tuttavia, secondo il comandante, serve un intervento più incisivo a livello nazionale. “La realtà delle città meridionali presenta una situazione sostanzialmente diversa da quella del Nord Europa o del Nord Italia, ciò per il diverso contesto economico e sociale che influisce non poco sull’efficacia del contrasto del fenomeno”.
La sicurezza stradale è un’altra priorità dell’amministrazione. Gli incidenti mortali sono passati dai 34 del 2023 ai 26 del 2024, ma il numero resta ancora troppo alto. Per questo motivo sono stati installati attraversamenti pedonali rialzati e segnaletica intelligente in 30 nuove strade della città. L’obiettivo è estendere ulteriormente queste misure, con investimenti mirati in sinergia tra l’Assessorato alla Polizia Locale e quello al Traffico e Viabilità.
A tutela degli agenti, il Comando della Polizia municipale ha predisposto gli atti per l’introduzione sperimentale del taser, in attesa del via libera del Consiglio comunale. Se la sperimentazione darà esito positivo, verranno attivati corsi di formazione specifici per il corretto utilizzo dello strumento, con la supervisione dell’Asl e della ditta fornitrice. “Se la sperimentazione darà esito positivo, procederemo con l’acquisizione definitiva”.
Napoli, dunque, è alle prese con sfide che richiedono risposte concrete e tempestive, dalla lotta ai parcheggiatori abusivi alla sicurezza stradale, fino alla tutela degli agenti. Il lavoro delle istituzioni prosegue, ma è chiaro che senza un intervento legislativo più incisivo, le soluzioni adottate rischiano di rimanere un palliativo di fronte a un problema che sembra non voler scomparire.
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