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Caso Metropolitan, i cinefili non si arrendono

Domenica alle 11,30 manifestazione pubblica, invitati a partecipare chiunque “creda nell’arte”

Pronta la mobilitazione contro la chiusura del cinema Metropolitan

Il cinema Metropolitan in via Chiaia

NAPOLI. Sono già trascorsi dieci giorni da quando, lo scorso 15 gennaio, il gruppo Intesa Sanpaolo ha deciso di chiudere i battenti del leggendario Cinema Metropolitan, localizzato in via Chiaia 149. Nonostante le innumerevoli recenti proiezioni, che hanno visto come ospiti attori e registri di calibro internazionale (da Sorrentino a James Franco), l’insostenibilità economica della gestione della sala hanno portato alla fatidica decisione di chiudere l’attività.
Nel corso dell’ultimo anno si sono spesso intravisti barlumi di speranza, più accecanti che affidabili: le iniziative del deputato verde Francesco Emilio Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli; i decreti dell’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e del sindaco Gaetano Manfredi, volti a preservarne quantomeno la destinazione d’uso (con vincolo culturale).

Intanto, seppur spento e disabitato, il Cinema Metropolitan continua ad essere sentito come “il cuore pulsante della cultura cinematografica napoletana”. Non si tratta di una semplice sala, ma di “simbolo, uno spazio di aggregazione, un faro per l’arte e la cultura”… Perciò, non può “diventare un ricordo del passato!”.
Questo l’appello degli organizzatori della manifestazione che si terrà domenica 26 gennaio, alle ore 11:30, davanti al Cinema Metropolitan.
Per difenderlo ma soprattutto per difenderci dall’indifferenza. Per proteggere “la nostra identità”, la nostra “memoria collettiva”, il nostro “futuro culturale”.

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