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Il Massimo napoletano
25 Gennaio 2025 - 09:34
Il Real Teatro di San Carlo a Napoli
«Abbiamo avviato la procedura, ci sono dei tempi che sono dettati anche dal Ministero, perché per formalizzare la nomina dobbiamo aspettare la costituzione del nuovo Consiglio che deve ovviamente programmare quelle che sono le attività dei prossimi cinque anni». È la risposta del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ai cronisti in merito alla selezione relativa al carica di nuovo Sovrintendente del teatro San Carlo. «Stiamo facendo in modo - ha spiegato Manfredi - di garantire da un lato la continuità artistica e la programmazione che richiede tempi molto lunghi e dall'altro quella che sarà anche la nuova posizione del Sovrintendente. Noi stiamo valutando una soluzione intermedia che consenta di garantire continuità e poi dopo, con l'insediamento nei tempi giusti, del nuovo Sovrintendente». Intanto, in una nota, i professori d'orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, intervenendo sulla nomina del nuovo soprintendente il cui mandato inizierà il 1° aprile, al termine di quello dell'uscente Stéphane Lissner. «I Professori d’Orchestra del Teatro San Carlo, in questi giorni, leggono insistenti notizie su ipotesi e previsioni di numerosi candidati alla Sovrintendenza del nostro Massimo. La scelta del sovrintendente è legata a una progettualità gestionale ma anche artistica, infatti oggi è facoltà del nuovo dirigente nominare il direttore artistico, che necessita competenze musicali, completezza culturale del settore, insieme alle capacità di relazione con le compagini e la disponibilità nel cogliere le occasioni che il mondo musicale offre. È desiderio di noi artisti che il sovrintendente identificato dagli istituti preposti sia un nome di statura internazionale, di comprovata capacità manageriale, e che metta al centro dei suoi obiettivi non solo i grandi nomi della lirica mondiale ma anche le risorse professionali interne alla Fondazione attraverso un piano di crescita artistica che valorizzi l’orchestra, da troppo tempo relegata a funzione secondaria». I professori d'orchestra del San Carlo auspicano inoltre «la presenza più frequente di rinomati direttori d’orchestra e di una stagione sinfonica e concertistica capace di far tornare l’orchestra ad essere protagonista della vita musicale partenopea. Nel rispettare gli attuali incarichi dirigenziali conferiti protempore, si ritiene necessario ricostituire ruoli e competenze allo scopo di avere una programmazione articolata, qualitativa e pienamente completa».
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