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Giornata della memoria
27 Gennaio 2025 - 16:54
Il governatore Vincenzo De Luca
La città di Napoli si stringe in un commosso abbraccio nella giornata del ricordo delle barbarie nazifasciste. Consegnate al Teatro San Carlo le medaglie d'onore alla memoria ai familiari di ventiquattro cittadini, dell'area metropolitana di Napoli, deportati ed internati nei campi di concentramento tedeschi. Alla cerimonia hanno preso parte anche i vice presidenti di Senato e Camera, Mariolina Castellone e Sergio Costa, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi e il rabbino della comunità ebraica partenopea, Cesare Moscati. Presenti anche i primi cittadini e i delegati dei vari comuni interessati che sono saliti sul palco nel momento della consegna delle medaglie da parte del Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Ad accompagnare la mattinata il coro delle voci bianche del Teatro San Carlo, che ha eseguito alcuni brani musicali, e una rappresentanza di studenti provenienti da alcuni licei della Campania.
L'INTERVENTO DI DE LUCA
Particolarmente forte l'intervento di De Luca: "Dobbiamo affrontare le cause del nuovo antisemitismo. Il danno che sta procurando il Governo Netanyahu è immenso, ma dobbiamo ricordare a tutti, e non è facile, che Israele non è Netanyahu, che Israele è un popolo di grande civiltà, ma dobbiamo anche sapere che quello che sta succedendo oggi a Gaza produrrà decine di migliaia di nuovi potenziali terroristi. Hamas ha dato vita a un atto di barbarie perché chi rapisce esseri umani è un barbaro, non ha giustificazioni, ma la forza della democrazia è la capacità di rispondere all'inciviltà del delitto con la civiltà del diritto: se hai 50mila morti, inevitabilmente nei prossimi anni avrai decine di migliaia di giovani adolescenti che penseranno alla vendetta e non alla convivenza". "Noi dall'esterno - ha proseguito il Governatore campano - dobbiamo creare le condizioni per avviarci lentamente a che si possa realizzare la possibilità per la costituzione di due Stati e due popoli, da soli quei popoli non ce la faranno". Da De Luca un auspicio: "La comunità internazionale voglia assumersi questa responsabilità perché altrimenti, fra pochi anni, avremo il ripetersi della tragedia e l'estensione in tutto il mondo occidentale di una nuova ondata di antisemitismo, e sarà davvero una tragedia. Ed è una vergogna che oggi un signore, il più ricco del mondo, stia incoraggiando i neonazisti tedeschi ad andare avanti".
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