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Lo studio
28 Gennaio 2025 - 08:37
NAPOLI. Ricordate le terribili giornate di afa della scorsa estate? quando anche respirare diventava fatico? Bhe, non è stato un fenomeno singolo al punto che uno studio rivela come il cambiamento climatico comporterà probabilmente un aumento significativo dei decessi legati al calore in tutta Europa, superando sostanzialmente qualsiasi riduzione dei decessi legati al freddo.
Lo studio di modellizzazione, condotto da ricercatori del laboratorio Environment & Health Modelling (Ehm) della London School of Hygiene & Tropical Medicine (Lshtm) e pubblicato su Nature Medicine, è il lavoro con il quale si stima che i cambiamenti climatici potrebbero direttamente causare oltre 2,3 milioni di decessi aggiuntivi legati alle temperature in 854 città europee entro il 2099, se non si intraprenderanno azioni urgenti per ridurre le emissioni di carbonio. Tuttavia, fino al 70% di questi decessi potrebbe essere evitato se si agisse rapidamente.
Questa tendenza persiste in tutti gli scenari di cambiamento climatico e anche in caso di alta capacità di adattamento al calore, perchè l’uomo è in grado di fare anche questo, si sottolinea la necessità di politiche di mitigazione aggressive, dicono gli autori. Roma potrebbe essere la seconda città più colpita con un aumento cumulativo di 147.738 decessi legati alle temperature entro la fine del secolo, seguita da Napoli con 147.248.
D’altronde impossibile dimenticare come sia stato difficilr superare i mesi della scorsa estate quando fra temperature al di sopra dei trenta gradi e un tasso di umidità dell’85% si boccheggiava letteralmente. Lo studio suggerisce che, anche qualora venissero compiuti enormi sforzi per adattare le città alle temperature in aumento, ciò non sarebbe sufficiente a bilanciare l'aumento dei rischi per la salute dovuti all'esposizione al calore, specialmente nelle aree più vulnerabili come la regione mediterranea, l'Europa centrale e i Balcani.
Prospettando dunque che quello dello scorso anno non è stato un fenomeno singolo. Solo rapidi tagli alle emissioni di carbonio - avvertono gli scienziati - che limitino l'aumento delle temperature, si sono dimostrati in grado di ridurre il numero di decessi estremi per calore.
Secondo lo studio di modellizzazione, le dieci città europee che vedranno il più alto numero di decessi legati alle temperature entro la fine del secolo sono: Barcellona (Spagna), 246.082; Roma (Italia), 147.738; Napoli (Italia), 147.248; Madrid (Spagna), 129.716; Milano (Italia), 110.131; Atene (Grecia), 87.523; Valencia (Spagna), 67.519; Marsiglia (Francia), 51.306; Bucarest (Romania), 47.468; Genova (Italia), 36.338.
A causa delle loro popolazioni più grandi, il numero più elevato di decessi legati alle temperature è previsto nelle città mediterranee più popolose, ma anche molte città più piccole a Malta, in Spagna e in Italia potrebbero essere gravemente colpite con tassi elevati di decessi legati alle temperature. Numeri più alti di una guerra, fanno notare gli scienziati. A rimetterci saranno le fasce deboli della popolazione, coloro che per età non potranno difendersi da queste ondate di calore estreme e coloro che non potranno permettersi economicamente di accedere a luoghi freschi e riparati.
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