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29 Gennaio 2025 - 21:30
NAPOLI. Un omicidio dai contorni ancora poco chiari, da un punto di vista del movente. Si è verificato ieri sera in via Carbonara, dove il 33enne Antonio Esposito è stato ferito mortalmente mentre si intratteneva con alcune persone in un circoletto ricreativo. Non era legato ad alcun clan, anche se conosciuto dagli investigatori per reati contro il patrimonio e associazione per delinquere semplice. Proprio per le precedenti denunce a carico e il profilo che ne deriverebbe, i carabinieri per il momento starebbero seguendo di più la pista di un regolamento di conti maturato nell’ambiente della piccola criminalità. Erano le 19 circa quand’è scattato l’allarme. Al 112 sono arrivate diverse telefonate che segnalavano una sparatoria in via Carbonara, all’altezza del civico 103. Così dalla centrale operativa dell’Arma è stata diramata la notizie e sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia Stella. Antonio Esposito nel frattempo era stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, dove però è morto per lo choc emorragico provocato da un proiettile che l’ha centrato alla milza.
I militari hanno così cominciato gli accertamenti mentre una folla di parenti e amici raggiungevano la struttura sanitaria della Pignasecca. Le urla di dolore strazianti hanno invaso il pronto soccorso, ma non ci sono stati danneggiamenti né problemi per medici e infermieri. La dinamica dell’omicidio è stata ricostruita con precisione già in serata. Un sicario solitario è entrato nel circolo dirigendosi con decisione verso Antonio Esposito, che evidentemente conosceva o del quale gli era stata mostrata una fotografia. Il 33enne si è accorto del pistolero quando quest’ultimo ha estratto un’arma da fuoco dal giubbotto. In quel momento all’interno c’erano diverse persone che hanno cercato riparo o si sono gettate a terra. Qualcuno ha chiamato il 118 e in pochi minuti a via Carbonara è arrivata un’ambulanza. Il ferito respirava ancora, ma aveva perso molto sangue e le sue condizioni sono apparse subito disperate.
Antonio Esposito abitava nella zona dei Tribunali e sicuramente non era affiliato alla camorra. Anche il tipo di sparatoria e il fatto che il killer, atteso all’esterno da un complice, abbia sparato mirando in basso farebbero emergere dubbi sullo stampo camorristico dell’agguato. Nelle prossime ore si capirà qualcosa in più sul movente. La reazione delle forze dell’ordine non si è comunque fatta attendere. Subito dopo l’omicidio, infatti, posti di blocco e controlli sono scattati rapidamente, ma senza esito. Le prime ricerche comunque si sono appuntate soprattutto sul centro storico. Le indagini sul delitto sono condotte dai carabinieri che già ieri notte hanno acquisito le immagini registrate da alcune telecamere di videosorveglianza della zona. Investigatori e inquirenti non escludono infatti che da quei frame possa emergere da qui alle prossime ore qualche indizio utile all’identificazione del killer entrato in azione nel circolo di via Carbonara.
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