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La tragedia

Napoli aspetta Fabio Postiglione, funerali in città a inizio settimana

Al vaglio dei pm il sorpasso che è costato la vita al 44enne giornalista

Napoli aspetta Fabio Postiglione, funerali in città a inizio settimana

Fabio Postiglione

NAPOLI. Senza fiato, né parole. È un’attesa snervante e carica di angoscia quella che separa il rientro di Fabio Postiglione, formidabile giudiziarista del “Roma” dal 2020 in forza al “Corriere della Sera”, nella sua Napoli. La salma del cronista morto in tragico incidente stradale martedì sera sulla Tangenziale Est di Milano resta per il momento ancora sotto sequestro su disposizione della Procura meneghina.

L’esame autoptico potrebbe essere seguito già nella giornata di oggi, ma il pubblico ministero Alessandra Cerreti, che sta coordinando le indagini della Polstrada di Arcore, prima di disporre il dissequestro, dovrà definire alcuni importanti passaggi tecnico-burocratici.

Su tutti la scrupolosa traduzione del fascicolo che vede indagato per omicidio stradale Valeri N., il 35enne moldavo che, alla guida di un van Mercedes ha travolto il giornalista napoletano, innescando la carambola fatale. La dinamica dell’incidente costato la vita a Fabio Postiglione inizia intanto a essere più chiara.

Dalle immagini registrate dalle telecamere di viabilità della Tangenziale Est e visionate dalla polizia stradale, sarebbe emersa una manovra quantomeno azzardata da parte del 35enne moldavo. Alle 22,47 di martedì l’autista del van (intestato a una terza persona), dopo aver sorpassato la moto in sella alla quale stava viaggiando Postiglione, avrebbe effettuato un brusco cambio di corsia, forse per raggiungere lo svincolo che porta alla Tangenziale Nord.

Una manovra repentina, durante la quale sarebbe entrato in contatto con la Yamaha Tracer 700 del cronista napoletano, che a quel punto, perso ormai il controllo del mezzo, ha finito per impattare contro la cuspide del guardrail dello svincolo. Questione di istanti e centimetri, a causa dei quali Fabio non ha mai più fatto rientro a Cernusco su Naviglio, dove ad attenderlo, come ogni sera dopo la fine del turno alla redazione del “Corriere della Sera”, c’erano l’amatissima moglie Valentina Trifiletti, collega di Mediaset, e le adorate gatte Ciro e Gennarina.

La salma di Fabio Postiglione, salvo improvvisi slittamenti, dovrebbe comunque rientrare a Napoli nei primissimi giorni della prossima settimana. Subito dopo saranno celebrati i funerali, ai quali saranno presenti, oltre ai tanti parenti, amici e colleghi, anche centinaia di persone tra avvocati, esponenti delle forze dell’ordine e della politica locale.

Napoletano doc, Fabio aveva iniziato la sua carriera con il “Roma”, diventando professionista del 2009. Messosi in luce per le sue qualità di cronista di giudiziaria, era passato al “Corriere del Mezzogiorno”, curando nel 2019 l’edizione lucana per poi approdare, l’anno successivo, al “Corriere della Sera”. Nella sua carriera anche le collaborazioni con l’agenzia di stampa Agi.

Ragazzo sempre allegro, amato dai familiari, la mamma Anna, alla quale era molto legato vista anche la perdita prematura del papà Bruno, i fratelli Gennaro e Carlo e i nipoti, Fabio era tifosissimo del Napoli che seguiva ovunque assieme ai fidatissimi amici di tutta una vita.

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