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Il caso

Roccaraso, primi effetti delle restrizioni

La Procura di Napoli monitora il business dei viaggi per capire se ci siano attività illecite

Roccaraso, primi effetti delle restrizioni

NAPOLI. Roccaraso si blinda in vista del weekend. E le restrizioni previste per gli arrivi da fuori Abruzzo, dopo il boom dello scorso fine settimana, producono i primi effetti: sono sessanta i bus turistici che si sono prenotati dalla Campania. Il Comune ha chiuso le richieste sul sito istituzionale dell’ente: per oggi sono previsti due bus turistici mentre per domani ce ne sono 57. A questi si aggiunti una decina di bus dall’Abruzzo. Tutti con targhe pari.

Intanto, il piano operativo per gli afflussi è stato messo a punto in una riunione in Questura: saranno cento le unità in campo tra forze dell’ordine e volontari di protezione civile. Il punto di carico e scarico dei bus turistici sarà sulla statale 17 vicino all’istituto alberghiero. Prevista un’area di filtraggio a Castel di Sangro. Tutto questo mentre, secondo quanto rivelato da Il Mattino, la Procura di Napoli avrebbe iniziato un’attività di monitoraggio sul business dei viaggi per capire se ci siano attività illegali dietro le centinaia di bus partiti dalla Campania verso Roccaraso lo scorso weekend.

«Hanno fatto bene i magistrati ad accendere un faro Bisogna verificare gli organizzatori di questi spostamenti per capire se risultino ricevute e scontrini, se i mezzi di trasporto siano omologati, se insomma se sia tutto in regola. Domenica sarò personalmente presente a Roccaraso per verificare che ci siano i dovuti controlli e contrastare qualsiasi devastazione e anche per verificare che siano state adottate tutte le misure per garantire sicurezza e legalità» ha detto il parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli. 

Per pernottare oggi e domani in un albergo di Roccaraso ci vorranno tra i 193 ai 363 euro: solo sei strutture hanno ancora disponibilità di una camera matrimoniale. E Valentino Valentini, presidente dell’associazione degli albergatori di Roccaraso, ricorda che «c’è stato un incremento delle presenze turistiche del 60 per cento solo a gennaio e registriamo il tutto esaurito fino al primo fine settimana di marzo». E sull’invasione dello scorso weekend è quanto mai chiaro: «Quelli sono turisti ma solo persone che non lasciano nulla. non abbiamo ricevuto nemmeno una telefonata per un pranzo».

Soddisfacente, invece, il bilancio della stagione per l’intero comparto: «Siamo partiti sotto i migliori auspici e abbiamo il sold out assicurato fino al 2 marzo. Qualche disdetta per questo fine settimana è arrivata ed è legata a quanto accaduto l’alta settimana». Intanto, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Chieti, convocato dal prefetto Gaetano Cupello, dopo il caso Roccaraso ha preso in esame la situazione del comprensorio sciistico Passo Lanciano-Majelletta in relazione all’afflusso turistico dei weekend, per evitare il verificarsi di situazioni di sovraffollamento analoghe a quelle dell’Alto Sangro.

Vi hanno preso parte, in remoto, anche i sindaci di Rapino e di Pretoro. Il sindaco del Comune di Pretoro, Diego Valerio Giagiulli, ha assicurato che verrà adottata, nel prossimo fine settimana o in quello successivo, un’ordinanza con cui sarà disposto che i pullman di turisti e frequentatori della montagna, dopo aver fatto scendere i passeggeri, dovranno recarsi a valle in un’apposita area dedicata per evitare il congestionamento del traffico e delle aree di parcheggio.

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