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Il caso
03 Febbraio 2025 - 12:18
Stasera a Napoli, a partire dalle 19:30, si terrà una fiaccolata silenziosa per chiedere giustizia per il a cammello morto dopo la fuga dal circo Togni. La manifestazione avrà luogo a Fuorigrotta, all'ingresso del circo in viale dei Giochi del Mediterraneo. Sabato l'animale era stato avvistato mentre vagava in strada tra le auto, prima di essere trovato nella zona di Agnano e riportato alla struttura da cui era scappato.
"In attesa degli esami autoptici che dovranno, e lo pretendiamo, fare chiarezza sulle cause del decesso, dobbiamo farci sentire affinché episodi simili non accadano mai più. L'unico modo perché sia cosi è vietare gli spettacoli circensi che prevedono la presenza di animali". Così in una nota congiunta il deputato Francesco Emilio Borrelli e la consigliera regionale Roberta Gaeta che aggiungono: "Questi innocenti esseri, utilizzati e sfruttati per il puro divertimento del pubblico, molto spesso vivono in condizioni allarmanti che mettono a rischio la loro stessa salute, soprattutto quando si tratta di animali nel cui Dna hanno l'attitudine a vivere in ben altri luoghi, con climi molto differenti e in condizioni opposte a quelle di una gabbia. La loro presenza nei circhi è nociva per loro ma anche per il pubblico, ricordiamo ad esempio l'episodio dei leoni a Licola, degli elefanti ad Afragola, dell'altro leone a Ladispoli, giusto per citare solo qualche esempio. Abbiamo ben più di tre indizi eppure per molti questi non sono ancora sufficienti per farne una prova quando invece è lampante che la vita urbana non è compatibile con la presenza di animali esotici e selvaggi, che ormai certi spettacoli sono anacronistici, degradanti ed umilianti, che il rispetto per ogni essere vivente dovrebbe essere un atteggiamento automatico ai nostri tempi ed invece ancora c'è bisogno di ricorrere ai gridi di allarme". Da anni, ricordano Borrelli e Gaeta, si attende che il Ministero competente attui la norma che prevede la graduale dismissione degli animali nei circhi. "Allora - concludono - diciamo per l'ennesima volta basta ai circhi con gli animali in tutte le opportune sedi, non ci faremo domare dalle frustrate di chi, in posizioni di comando ed istituzionali, guarda a quella degli animali come vite di Serie B".
Vogliamo sapere anche noi del circo come mai è morto, abbiamo perso un membro della nostra famiglia", dichiara Vinicio Togni, esponente dello storico Circo. "Venerdì 31 gennaio, quattro ragazzi si sono presentati all'ingresso del circo pretendendo di assistere allo spettacolo gratuitamente; non avendo ottenuto quello che pretendevano, gli stessi si recavano dalla parte superiore del circo dove hanno forzato la prima recinzione, avvicinandosi alla seconda recinzione, appunto quella dei cammelli, aprendola e provocando la fuga dell'animale. I movimenti di questi ragazzi sono stati notati da me e insieme al personale mi adoperavo prontamente a recuperare e mettere in sicurezza l'esemplare in pochi minuti". Vinicio Togni sottolinea inoltre: "Tengo a precisare che i nostri cammelli non vengono utilizzati in alcuno spettacolo, ma fanno parte della nostra famiglia fin dalla nascita. Sono cresciuti con noi e vengono accuditi con la massima cura e rispetto". Il Circo Togni ribadisce "la volontà di fare chiarezza sull'accaduto e confida che le indagini e l'autopsia possano fornire risposte concrete sulle cause della morte del povero animale. Tengo anche a precisare che l'eccessiva strumentalizzazione sui social della presenza dei cammelli al Circo da parte del deputato Borrelli ha sortito solo morbosità e attenzioni da parte di ragazzi che hanno messo a rischio gli animali stessi".
Un esposto alla procura di Napoli "perchè si chiarisca fino in fondo la causa della morte del giovane cammello del circo Togni di stanza a Napoli che dopo essere fuggito e aver vagato per le strade del capoluogo campano è stato dapprima catturato e poi per cause ancora non chiarite è morto". A presentarlo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha anche annunciato che "chiederà un accesso agli atti per conoscere direttamente dalle carte i motivi della morte del giovane animale". Gli animalisti di Aidaa puntano il dito contro la presenza di animali nei circhi : "Non vogliamo parlare prima di conoscere gli esiti dell'autopsia ma occorre seriamente superare una volta per tutte la questione della presenza degli animali nei circhi il che si ottiene semplicemente vietandola. Troppi animali in sofferenza- concludono gli animalisti- troppi animali costretti a vivere contronatura. E' ora di dire basta"
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