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L'iniziativa

Maresca tra gli studenti di Caivano: «Lo Stato vince sempre

Visita all’Istituto Comprensivo Statale 3 "Parco Verde" per presentare il suo ultimo libro

Maresca tra gli studenti di Caivano: «Lo Stato vince sempre

Catello Maresca

Un messaggio forte e diretto, rivolto ai giovani di Caivano, per ribadire che la criminalità organizzata non è invincibile e che lo Stato, quando vuole, sa imporsi. Il magistrato antimafia Catello Maresca è stato protagonista di un incontro con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale 3 "Parco Verde", in occasione della presentazione del suo libro "Lo Stato Vince Sempre". Un evento che ha trasformato una semplice presentazione in un confronto aperto sulla legalità e sull'importanza delle istituzioni.

«Se non qui, dove? Se non ora, quando?». Con questa frase il dirigente scolastico Bartolomeo Perna ha introdotto l’incontro, sottolineando il ruolo determinante della scuola nella formazione delle nuove generazioni. «Noi non possiamo limitarci a insegnare nozioni. Dobbiamo dare ai ragazzi strumenti concreti per capire che la legalità è l’unica scelta possibile. E se non lo fa la scuola, chi lo deve fare?».

L'istituto da anni è impegnato in iniziative per sensibilizzare i giovani alla cultura della giustizia. «Non parliamo di legalità solo nelle giornate dedicate, ma ogni settimana, attraverso incontri, dibattiti e testimonianze dirette. Questo libro, con il suo messaggio, è un punto di partenza per riflettere», ha aggiunto Perna.

Maresca ha parlato con l’esperienza di chi ha vissuto in prima linea la lotta alla criminalità. «Lo Stato vince sempre, quando decide di farlo. Il problema è che spesso viene percepito come distante, lento o inefficace. Ma quando le istituzioni si muovono con convinzione, la giustizia arriva sempre, anche se può sembrare impossibile».

La sua testimonianza ha dato forza alle parole di Claudio Salvia, figlio di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale assassinato dalla camorra nel 1981. «Oggi vediamo sempre più spesso atti di violenza assurda tra i giovani, ragazzi che uccidono per futili motivi. Per invertire questa tendenza serve un cambiamento culturale profondo. Non basta parlare di legalità, bisogna mostrarla con esempi concreti».

Salvia ha raccontato il suo impegno nelle scuole, portando la storia di suo padre come esempio di chi ha sacrificato la propria vita per lo Stato. «Non voglio solo commemorare la sua memoria, ma dare ai giovani un punto di riferimento. Troppi ragazzi seguono modelli sbagliati, noi dobbiamo offrire loro alternative credibili».

Maresca ha lanciato un appello ai giovani: «Dovete essere voi i primi a portare avanti il messaggio di legalità. Sui social, tra i vostri amici, con il vostro linguaggio. La lotta alla criminalità non si fa solo nei tribunali, ma anche nel modo in cui scegliete di raccontare il mondo intorno a voi».

Un pensiero condiviso anche dal dirigente scolastico Perna: «Oggi i ragazzi vivono immersi nei social, dove spesso i messaggi sbagliati diventano modelli di riferimento. Dobbiamo aiutarli a capire che la legalità non è solo un dovere, ma una scelta intelligente per costruire il proprio futuro».

L’incontro si è chiuso con un monito che resterà nella mente degli studenti: «La legalità non è una teoria astratta, è una scelta concreta da fare ogni giorno».

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