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Malanapoli
04 Febbraio 2025 - 09:14
L’arresto è stato messo a segno dai poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra; nel riquadro Carlo Celeste, 21 anni
NAPOLI. Addosso aveva tre bustine di marijuana e se si fosse fermato all’alt di una Volante del commissariato San Giovanni-Barra sarebbe stato soltanto denunciato a piede libero per guida senza patente e segnalato alla prefettura per uso personale di sostanza stupefacente. Invece Carlo Celeste, 21enne figlio di un nipote del noto Ciro Celeste “’o doce”, ha dato gas allo scooter con cui viaggiava e nella fuga verso piazza Crocelle ha investito un poliziotto, fortunatamente senza grosse conseguenze per la vittima.
Così alla fine dell’inseguimento il giovane è finito in manette per lesioni personali e resistenza a pubblica, oltre naturalmente alla sanzione amministrativa per le poche dosi di droga. Ha precedenti di polizia, ma nessun legame con clan di camorra. È successo l’altro ieri mattina, quando Carlo Celeste ha avuto la sfortuna di incrociare una Volante del commissariato San Giovanni -Barra (guidato dal dirigente Raffaele Pelliccia).
Nel dettaglio, i poliziotti in divisa, durante il servizio di controllo del territorio, hanno notato in via Mastellone uno scooter con in sella un giovane che, alla loro vista, ha accelerato la marcia per eludere il controllo nonostante gli fosse stato intimato l’alt. Ma non è finita: nella fuga il centauro ha investito uno degli operatori, facendolo rovinare al suolo, abbandonando poi il motociclo per tentare la fuga a piedi in direzione di piazza Crocelle. Ma era una missione impossibile.
Infatti i poliziotti lo hanno raggiunto e, non senza difficoltà e dopo una colluttazione, lo hanno bloccato, trovandolo in possesso di tre bustine di marijuana. Cosicché Carlo Celeste è stato anche sanzionato da un punto di vista amministrativo per detenzione di sostanza stupefacente a uso personale. Due anni e mezzo fa un altro parente di Ciro Celeste “’o doce”, personaggio in passato salito più volte alla ribalta della cronaca, finì mirino dei poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra, anche allora della squadra Volanti. Un mese prima era stato denunciato a piede libero per il possesso di un coltello dai colleghi della squadra giudiziaria del commissariato San Giovanni-Barra.
Il 23 marzo 2022 il 19enne napoletano di corso Sirena a Barra, la fece ancora più grossa e finì agli arresti. Gli agenti di una Volante dello stesso commissariato lo sorpresero in sella a una motocicletta rubata e inutilmente lui cercò di fuggire. Dopo un movimentato inseguimento a forte velocità cadde in via Chiaromonte e dovette arrendersi. È un nipote di secondo grado dei Celeste che insieme ai Guarino lanciarono agli inizi degli anni Duemila la sfida agli ApreaCuccaro.
A capo del gruppo scissionista c’erano Ciro Celeste “’o dolce” e Raffaele Guarino. A fine 2024 un’inaspettata nuova alleanza ha infiammato gli ambienti malavitosi di Barra: le voci di una pax tra gli Aprea e gli “scissionisti” Celeste. Una novità emersa dall’osservazione di poliziotti in borghese durante i tradizionali festeggiamenti in strada per i Gigli di Barra.
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