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L'inchiesta
07 Febbraio 2025 - 08:49
Michele Ortone e Massimiliano Esposito
NAPOLI. Un nuovo tsunami è pronto ad abbattersi sulla mala flegrea. Michele Ortone (nella foto a sinistra), 24enne a lungo affiliato al clan Esposito di Bagnoli e poi transitato tra le fila dei Santagata di Pianura, dopo alcuni mesi dietro le sbarre ha deciso di collaborare con la giustizia.
Il giovane neo pentito, a partire dal 20 dicembre scorso, ha già reso diverse dichiarazioni e i verbali dei suoi interrogatori pochi giorni fa sono stati depositati nel processo scaturito dal blitz che a settembre scorso ha decapitato il gruppo di mala capeggiato dal boss Massimiliano Esposito “’o scognato” (nella foto a destra) e della moglie Maria Matilde Nappi.
Il neo pentito, incalzato dalle domande dei pm della Dda di Napoli, ha quindi spiegato: «Ho fatto parte del clan Esposito-Nappi dal 2018 e poi dal mese di settembre 2023 ad agosto di quest’anno ho parte del clan Santagata. Sono passato al clan Santagata da quando sono stato sottoposto agli arresti domiciliari... Era mia intenzione prendermi Pianura anche perché appoggiato da Massimiliano Esposito... La mia intenzione di prendermi Pianura era basata sul fatto che a Pianura circolavano più soldi che a Bagnoli e inoltre a Bagnoli prendevo soltanto i soldi del parcheggio delegatomi da Maria Nappi a Coroglio, precisamente dopo il locale Hbtoo nelle vicinanze del pontile. Non intendevo più proseguire l’attività delegatami dal clan Esposito in quanto non ricevevo la giusta ricompensa per le attività criminali che svolgevo».
Ortone ha poi fornito anche alcune informazioni - ancora in parte omissate - sull’omicidio di Gennaro Ramondino, il ventenne trucidato l’estate scorsa a Pianura e poi dato alle fiamme: «Posso riferire che fu ucciso perché voleva prendersi Pianura. Questo lo so perché Gennaro Ramondino faceva parte del gruppo Santagata». Proprio per quel delitto da pochi mesi sono stati arrestati killer e complici.
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