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L'affondo
10 Febbraio 2025 - 09:35
Il sindaco di Pomigliano, Lello Russo
Il tema della presenza della criminalità organizzata a Pomigliano d'Arco lo scorso maggio innescò un "botta e risposta" tra il sindaco della città Raffaele Russo e Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali. Oggi i carabinieri e la Dda di Napoli hanno assestato un duro colpo alla camorra locale arrestando 27 presunti affiliati ai gruppi criminali rivali "Ferretti" e "Cipolletta" in lotta per il controllo del territorio e del mercato della droga, ritenuti, tra l'altro, responsabili di azioni di fuoco, incendi e tentati omicidi. Alla dichiarazione resa dal primo cittadino Russo («nella mia città non c'è alcun clan camorristico»), la presidente Colosimo replicò invitandolo a una «maggiore prudenza e cautela, soprattutto in caso di incompleta consapevolezza del fenomeno» mafioso. Ma la genesi della vicenda risale alla fine di aprile 2024, quando il deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, annunciò un'interrogazione parlamentare per chiedere una commissione d'accesso al Comune che riteneva «sotto attacco della criminalità». Il sindaco replicò annunciando la convocazione della Giunta Municipale per procedere alla querela nei confronti del deputato «per la tutela della dignità della città di Pomigliano d'Arco». La commissione d'accesso poi è stata nominata, l'11 dicembre scorso, e i suoi lavori sono tuttora in corso.
«Il sindaco di Pomigliano ha detto che da decenni non c'era camorra a Pomigliano: lui è stato sindaco più volte, certificò che nel suo comune non c'era la camorra, mi pare che sia stato smentito». Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa indetta per illustrare il blitz anticamorra. Il generale Biagio Storniolo ha ricordato che ci sono state «diverse proposte di interdittive antimafia riguardanti imprese della zona. Credo che il fumus commissi delicti sia stato validato, almeno a livello investigativo».
L'INTERVENTO DI CIARAMBINO
«C’è ancora qualcuno disposto a sostenere che a Pomigliano la criminalità organizzata e i clan camorristici non siano più presenti? Quanto accaduto poche ore fa dimostra l’esatto contrario - dichiara Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio regionale e componente del Gruppo Misto - Alle forze dell’ordine e alla magistratura il mio plauso e sostegno incondizionato per la brillante operazione con la quale sono stati colpiti al cuore due clan di camorra in lotta tra loro per il controllo del territorio. La mia Pomigliano, i miei concittadini, il suo tessuto sociale, la parte produttiva e sana della città, non possono e non vogliono subire l’affronto della criminalità che ogni giorno imperversa sul territorio. Pomigliano ha bisogno di essere liberata definitivamente da questo cancro che mina il buon nome della città e di tutti i pomiglianesi onesti. Mi sono sempre chiesta per quale ragione il primo cittadino sentisse la necessità di affermare in ogni occasione che a Pomigliano la camorra non esiste, un’affermazione inspiegabile e grave. Ora il minimo che questo sindaco può fare è chiedere scusa alla nostra città. Il mio auspicio è che l’azione di pulizia dai criminali da parte di magistratura e forze dell'ordine rafforzi la fiducia dei pomiglianesi nelle istituzioni, anche di coloro che magari si sono sentiti scoraggiati nel denunciare illeciti e soprusi dinanzi alle massime istituzioni locali così impegnate a negare l’esistenza della camorra sul nostro territorio» conclude Ciarambino.
Interviene anche la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo: «L’operazione effettuata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del gruppo Castello di Cisterna, a seguito di una ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA, che ha portato al fermo di 27 persone indiziate per reati di associazione mafiosa operanti nella zona di Pomigliano d’Arco, dimostra la presenza e la pervasività del fenomeno camorristico anche, e soprattutto, all’interno dell’hinterland napoletano. Voglio ringraziare gli inquirenti e le forze dell’ordine per questa brillante operazione che assesta un duro colpo alla criminalità organizzata e ai suoi fiancheggiatori. Continua incessantemente, e senza sosta, la lotta degli uomini dello Stato alla camorra. Nessuno la sottovaluti, mai!».
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