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Giubileo tra fede e percorsi turistici

Donne al centro della riscoperta di luoghi e persone che, in senso laico o religioso, hanno rappresentato Napoli

Il Giubileo

Il Duomo di Napoli

NAPOLI. «Il Giubileo è un momento di fede, ma è anche un'occasione per riscoprire i luoghi e le storie di persone che hanno attraversato nel tempo la fede della nostra città ed è quello che faremo con questi percorsi che abbiamo attivato in collaborazione con la Curia. A marzo andremo in udienza dal Papa e porteremo una testimonianza della spiritualità della nostra città, con i suoi valori di inclusione, di pace e di fratellanza che sono perfettamente in sintonia con il messaggio di cui si fa portatore Francesco».

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha presentato con queste parole, in sala Giunta, “Donne di fede, carità e speranza. Percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli”, un progetto promosso e finanziato dall'assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, ideato e curato nella direzione artistica da Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, in collaborazione con l'Arcidiocesi di Napoli. Otto itinerari, 77 visite guidate e 18 incontri musicali compongono il vasto programma, che propone appuntamenti da domani al 21 dicembre.

È parte del progetto anche il pellegrinaggio di riconciliazione che toccherà le Chiese Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta Giubilare del Carmine, in programma il 23 settembre. Gli otto itinerari saranno alla scoperta delle figure femminili che hanno lasciato un'impronta profonda nella citta, aprendo la strada a nuove forme di accoglienza e solidarietà. Attraversando monasteri, conventi e antichi luoghi di assistenza, gli itinerari saranno un viaggio che porta alla riflessione e al rinnovamento interiore, ispirato al tema del Giubileo: la speranza.

«Donne di fede, carità e speranza ha annunciato l'assessora al Turismo Teresa Armato è il primo degli eventi che, di concerto con la Curia di Napoli, il Comune ha organizzato per celebrare l'anno giubilare nella nostra città in maniera laica oltre che sotto l'aspetto spirituale. Il Giubileo porterà a Napoli ancor più turisti e a loro, ma anche ai nostri concittadini, vogliamo proporre questi percorsi che ci poteranno nei monasteri e nei conventi, dove scopriremo testimonianze di arte e cultura, ma anche donne che hanno dato tanto alla nostra città, spesso in maniera silenziosa e senza che la grande storia si accorgesse di loro».

«L'idea di fondo ha spiegato Valerio è mettere insieme storia, arte e spiritualità. Visiteremo luoghi legati alla storia di Napoli, ma che sono significativi anche per l'oggi perché il senso del Giubileo è quello di riflettere su temi attuali. Visiteremo, tra l'altro, la sede dell'Archivio di Stato, che è un antico monastero, e leggeremo i documenti dei tanti italiani che tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento partirono da Napoli per emigrare. Subito dopo andremo dalle suore salesiane che sono state tra le prime missionarie ad accompagnare gli emigranti».

Ad aprire il calendario sarà l'itinerario “L'educazione e la conoscenza” che condurrà i visitatori a Santa Maria di Costantinopoli e Sant'Antoniello a Port'Alba, due storici educandati, per comprendere come, attraverso la conoscenza, lo studio e l'apprendimento di un mestiere, si prenda consapevolezza della propria dignità. Gli ospedali storici SS. Annunziata, Santa Maria della Pace e Santa Maria del popolo degli Incurabili saranno visitati con l'itinerario “La cura e la speranza”, poi ci sarà “I segni dei tempi: gli emarginati” che farà tappa a San Gregorio Armeno e Santa Maria Donnaromita, due storici monasteri aristocratici, oggi luoghi di accoglienza per i più fragili.

L'itinerario “Sinfonia di fedi. Percorso Ecumenico. Niente è perduto”, coinvolge i due conservatori San Nicola a Nilo e Santi Filippo e Giacomo, un tempo dedicati al recupero di ragazze in difficoltà e oggi gestiti dalla Comunità dei Sant'Egidio. “Il silenzio e la ricerca di Dio” è un percorso esperienziale alla scoperta del Complesso Monumentale di San Giovanni a Carbonara. Nelle Chiese di Santa Maria in Gerusalemme e Santa Maria Regina Coeli con “La fede che trasforma la vita” si scopriranno le storie di Maria Longo e Giovanna Antida Thouret, simboli di una profonda fede che diventa operosa nella cura dei malati. “Preghiera e azione” è l'itinerario che condurrà i visitatori nel Monastero delle Clarisse di Santa Chiara e della Chiesa di Santa Marta. Con l'itinerario “Emigrate” si entra nel Monastero dei Santi Severino e Sossio.

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