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Tre pistole e mezzo chilo di coca, riflettori puntati sul clan Di Lauro

Arrestato 47enne vicino alla cosca di Secondigliano, Antonio Monfrecola nascondeva anche 53 munizioni

Tre pistole e mezzo chilo di coca, riflettori puntati sul clan Di Lauro

NAPOLI. Un caso non poteva essere e non è stato. Così, seguendo una precisa scia investigativa, la polizia ha incastrato una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: Antonio Monfrecola, 47enne originario di Secondigliano, ritenuto in passato vicino ai di Lauro ma senza denunce a carico per camorra. In un appartamento nella sua disponibilità a Villaricca sono state trovate armi, droga e munizioni nascoste in una cappa della cucina: circostanza che l’altro ieri pomeriggio gli è costata le manette. Per gli investigatori il nascondiglio potrebbe essere un “appoggio” fuori città, come a volte si usa. Al momento però, si tratta soltanto di un’ipotesi.

A entrare in azione, lunedì in corso Italia a Villaricca, sono stati i poliziotti della squadra investigativa e operativa del commissariato Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Tommaso Pintauro) con i colleghi della sezione “Falchi” della Squadra mobile della questura (dirigente Giovanni Leuci). Il blitz ha colto di sorpresa Antonio Monfrecola, che non si aspettava di trovarsi di dronte a investigatori che per lo più agiscono su Napoli città. Ma si era fatto un quadro sbagliato e la perquisizione gli è stata fatale. Infatti tre pistole con matricola cancellata, 53 cartucce di vario calibro e mezzo chilo di cocaina sono state scoperte in un nascondiglio ricavato in una parete della cucina, nascosto dalla cappa di aspirazione mediante con un ingegnoso sistema.

Stratagemma risultato inutile, ma che poteva anche riuscire senza l’attenzione giusta. Nel dettaglio, il bilancio dell’operazione comprende: le manette per il 47enne originario di Secondigliano, 3 pistole “Beretta”, di cui una con priva di matricola e un’altra con la canna modificata, 53 cartucce di vario calibro, un ordigno esplosivo del tipo “bomba a mano” da esercitazione, sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 450 grammi circa e un bilancino di precisione. Cosicché Antonio Monfrecola è stato arrestato con le accuse di detenzione illegale di armi clandestine e di esplosivi, ricettazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Sulle armi gli esperti della “Scientifica” hanno fatto partire una serie di accertamenti per verificare l’eventuale utilizzo in fatti di sangue o di intimidazione. Una prassi fissa in casi del genere, anche in assenza di elementi a sostegno dell’ipotesi.

Antonio Monfrecola è già noto alle forze dell’ordine, ma da diversi anni non ha a che fare con la legge. Fino a qualche tempo fa gestiva un autonoleggio con sede in via del Cassano a Secondigliano. Le indagini, come sempre in casi del genere, proseguono per stabilire se il proprietario delle pistole e della sostanza stupefacente fosse l’uomo arrestato (comunque da ritenere innocente fino all’eventuale condanna definitiva) oppure se stesse custodendo il tutto per conto di terze persone. L’operazione rientra nei servizi straordinari predisposti dalla Questura di Napoli per contrastare i fenomeni di detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti.

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