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La festa degli innamorati

San Valentino a Napoli, ritorno alla tradizione tra fiori e cioccolatini

Sono in pochi a sottrarsi al rito del regalo: «Il budget si è ridotto e si opta per il classico “pensiero”»

San Valentino a Napoli, ritorno alla tradizione tra fiori e cioccolatini

NAPOLI. Cioccolatini a forma di cuore, fiori dai colori più svariati, biglietti di affetto e regali di ogni genere: San Valentino è la ricorrenza dedicata all’amore che si festeggia il 14 febbraio, giornata simbolo degli innamorati e perciò definita come la più romantica di tutto l’anno. Ma è davvero così?

Con l’arrivo di questa festa, però, non tarda a riemergere anche l’acceso dibattito tra coloro che attendono con impazienza la ricorrenza e quelli che, al contrario, la considerano esclusivamente una tradizione commerciale, in cui il consumismo sembra aver preso il sopravvento, specialmente negli ultimi anni sull’essenza di questa ricorrenza.

Da una parte, alcuni adorano festeggiare San Valentino e amano organizzare incredibili sorprese per stupire la persona amata, dall’altra troviamo chi, attraverso un occhio un poco più cinico, la reputa una trovata commerciale e perciò non apprezza questa festività. Infatti, una tra le principali critiche, a cui viene sottoposta ogni anno la Festa degli Innamorati, riguarda proprio l’aspetto materiale della ricorrenza perché l’attenzione viene distolta dai veri sentimenti, i quali vengono messi in secondo piano per lasciare spazio a una forte aspettativa nei confronti dei regali.

Secondo l’opinione di molti, infatti, San Valentino si è ormai trasformata in una tradizione meramente consumistica, un’occasione mirata a far spendere soldi in oggetti materiali e arricchire venditori e commercianti.

Per l'occasione abbiamo chiesto ad alcuni commercianti della zona di Chiaia e di via Toledo, cosa ne pensassero. Elisa, proprietaria di un negozio di Fiori in zona Baretti, ci dice quali sono state le maggiori richieste di vendita quest’ anno: «Oltre le rose, simbolo tipico di questo giorno sono stati molto richiesti, anche tulipani o bouclé colorati» ma anche «tutte le forme di cuore con confezioni particolari, tazze con i cioccolatini e fiori, però il cioccolato e la forma del cuore sono quelle che hanno tenuto di più le richieste del pubblico».

Per Carmela, che lavora in una profumeria «di diverso ho notato che soprattutto dopo la pandemia San Valentino non è stato più visto semplicemente come l’uomo che regala alla donna e viceversa ma bensì anche il papà che fa un regalo alle figlie o le mamme ai figli; quindi, non legata solo più agli innamorati ma prende sempre più corpo una festa dell’amore in senso lato. Ma bisogna anche aggiungere che il budget è ridotto e il regalo che va di più è il “pensierino”».

Michele gestisce una cartoleria a via Roma: «San Valentino mi piace perché è una festa trasversale che coinvolge tutte le fasce d’età, in segno dell’affetto e dell’amore in tutte le sue forme e per questo vendiamo davvero di tutto, dal bigliettino, al pupazzo ma anche semplicemente una penna con un tappo a forma di cuore». Dunque, una dimostrazione a 360 gradi per una festa che per quanto consumistica continua a piacere senza passare di moda conservando il suo fascino.

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