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Il confronto
19 Febbraio 2025 - 08:28
POZZUOLI. «In questo momento non c’è pericolo che il magma stia risalendo». A dirlo il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, in un incontro con la cittadinanza a Pozzuoli sullo sciame sismico in corso nei Campi Flegrei. Centinaia di cittadini in platea per ascoltare, e altre migliaia collegate via streaming, ma soprattutto per fare sentire la propria voce: non a casa, non mancano momenti dove la tensione per la preoccupazione sembra salire ma viene subito placata alla chiarezza degli interventi. Anche se 54 cittadini del territorio scelgono di passare un’altra notte fuori casa Presente, con i sindaci di Pozzuoli, Luigi Manzoni, Napoli, Gaetano Manfredi, e Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, è presente anche il prefetto Michele di Bari.
«È di tutta evidenza che queste scosse siano indice di un’attività geotermica presente, che può essere legata anche per esempio ai fluidi: quando il magma ad alta temperatura va ad impattare con l’acqua, l’acqua evapora, determina una produzione di pressione e quindi una situazione di questo genere - dice Ciciliano -. Ma da un punto di vista geotermico non c’è alcuna alterazione, non è stata registrata al momento nessuna alterazione degli indici geochimici. I gas che vengono analizzati quotidianamente tutto il giorno dall’Ingv non mostrano al momento alcun tipo di varianza che possa far pensare a una accelerazione del fenomeno. I Campi Flegrei sono una delle aree più monitorate al mondo».
E ancora: «Sappiamo in tempo reale quello che accade e si condivide con la collettività. Ogni singolo cittadino sa subito la scossa quando avviene, dove avviene, in che posizione e a che profondità. È ovvio che dal punto di vista emotivo determina un qualcosa di negativo, ma è altrettanto ovvio che questo tipo di meccanismo è l’unico per poter essere capaci di gestire in maniera ordinaria le azioni che sono state messe in campo. È ovvio che bisogna convivere con la realtà geologica del territorio. Se qualcuno vuole evitare di sentire le scosse semplicemente deve andare via da questa zona, mi pare di tutta evidenza».
Ciciliano sottolinea che «la crisi sismica è contingente, le vie di fuga saranno pronte tra qualche anno, c’è da applicare ora il piano di Protezione civile. Sono stati stanziati 500 milioni di euro nelle mani del Commissario straordinario Soccodato, di cui 200 licenziati dal Consiglio dei ministri per istituti scolastici, messa in sicurezza edifici pubblici e via di fuga. È prevista anche la realizzazione il nuovo svincolo tangenziale per favorire l’esodo in caso di necessità, per realizzare le opere c’è bisogno di tempo ma ci si sta muovendo con velocità diversa, i lavori su scuole sono già iniziati, c’è bisogno di tempo per realizzazione delle opere». Secondo il capo della Protezione civile «passare all’arancione è nelle prerogative della Commissione Grandi rischi, ma penso che in questo momento non ci sia nessun tipo di indicazione o indice che possa far passare al livello di allerta superiore».
IL DIRETTORE DELL’OSSERVATORIO VESUVIANO. Dal canto proprio, Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, sede napoletana dell’Ingv, è chiaro: «Alla luce del monitoraggio costante, 24 ore su 24 e del lavoro dei 108 dipendenti dell’Osservatorio vesuviano, possiamo dire che non sta per avvenire una eruzione nonostante lo sciame sismico in corso dallo scorso 15 febbraio. Parliamo di una caldera con una dinamica bradisismica in atto dal 2005 con deformazione crostale che diventa deformazione del suolo, abbiamo un forte “degassamento” dal suolo evidente soprattutto nelle zone di Solfatara e Pisciarelli, ma anche altrove, compresa la caldera sottomarina. Lavoriamo anche con il monitoraggio della caldera sottomarina con una rete unica al mondo, l’area sismogenetica va da Bagnoli alle cose di Bacoli ed è fortemente connessa con la sismicità». Infine: «Ci sono periodi statici, ma se continua deformazione crosta allora sismicità. Sui 556 eventi citati, la maggioranza ha una magnitudo piccolissima, maggiori di magnitudo 1 sono una percentuale molto bassa».
IL DIRETTORE DELLA PROTEZIONE CIVILE CAMPANA. Il capo della Protezione civile della Campania, Italo Giulivo, replicando a un cittadino che chiedeva garanzie circa l’inesistenza di un pericolo di eruzione imminente, è chiaro: «L’eruzione non sta per avvenire».
GLI AMMINISTRATORI LOCALI. Il sindaco di Napoli e numero uno della Città metropolitana, Gaetano Manfredi, sottolinea che «è chiaro che dopo questo sciame sismico ci sia preoccupazione ma noi stiamo seguendo le procedure che abbiamo definito insieme alla Protezione civile nazionale e regionale e ci sono al momento motivi di allarme». Duro il primo cittadino di Pozzuoli, Luigi Manzoni: «Per 40 anni hanno dormito tutti gli amministratori, sento polemiche dappertutto e sono stanco. E vorrei che queste persone che chi non ha fatto nulla in passato stesse zitto». Riguardo la situazione delle scuole «le sedi sono normalmente agibili. Sto verificando alcune cose». Ma oggi le scuole dovrebbero essere aperte. Per quel che riguarda gli edifici a rischio, Manzoni spiega che «stiamo cercando di capire in che modo il privato che possiede un immobile nell’area di rischio potrà chiedere l’intervento tenendo anche conto del tipo di vulnerabilità».
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