Tutte le novità
La paura
20 Febbraio 2025 - 09:43
La terra dei Campi Flegrei continua a tremare. Ieri un altro sciame sismico, con altre due scosse, di magnitudo 3.0 e 3.1, registrate nel pomeriggio e avvertite dalla popolazione anche se non sono stati segnalati danni. Il tutto dopo che la notte scorsa ce n’erano state altre due, sempre di magnitudo 3.0 e 3.1, a due chilometri di profondità. Sempre ieri pomeriggio si è svolta una riunione in Prefettura, presieduta dal prefetto Michele di Bari, sull’assistenza alla popolazione nell’area interessata dal fenomeno bradisismico. Presenti l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, i sindaci di Pozzuoli, Luigi Manzoni, e di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione e, in collegamento da remoto, la dirigente Staff Emergenze della Regione Campania, Claudia Campobasso. Sono state approfondite le questioni inerenti l’approntamento dell’organizzazione dell’assistenza pubblica in caso di calamità e si è convenuto sulla necessità dell’adozione in primis di tre tipologie di iniziative: predisposizione di misure organizzative ed assistenziali atte a garantire in tempi rapidi soccorso e trasferimento delle persone, in particolare di soggetti fragili; istituzione di specifici tavoli tematici per le diverse zone di intervento con la partecipazione della cittadinanza per la formazione e l’attuazione di Piani speditivi di emergenza discendente. Al riguardo il Comune di Pozzuoli ha già adottato, con delibera di Giunta, l’istituzione di detti organismi. La Regione Campania ha manifestato la propria disponibilità a continuare a supportare gli enti comunali anche nella fase relativa allo scenario di esclusiva competenza degli stessi (sciame sismico senza danni a cose e a persone). La Prefettura proseguirà a monitorare tutte le iniziative avviate dagli enti locali attraverso periodiche riunioni. E se la popolazione continua a vivere una situazione preoccupante e snervante, è anche l’ora di polemiche che, vista la situazione, sarebbe stato meglio evitare. Tutto parte dalla frase pronunciata dal capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, nel corso dell’incontro pubblico con i cittadini l’altra sera a Pozzuoli. A domanda di un abitante della zona circa le soluzioni che ci sarebbero state in caso di una scossa di magnitudo 5, Ciciliano ha replicato secco: «La scossa di quinto grado? Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così». Una frase che non è piaciuta. In primis al sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che all’Adnkronos è chiaro: «La frase di Ciciliano è stata in risposta a una signora che in modo strumentale non voleva accettare le risposte di chi era al tavolo, chiedeva sempre le stesse cose. Ma lui è una persona intelligente, sicuramente argomenterà». Ma anche il primo cittadino di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, non ha gradito: «È stata una frase infelice, dettata dalla concitazione del momento. Sono certo che il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Ciciliano, che ho avuto modo di conoscere e che ha voluto essere presente per esprimere la sua vicinanza al territorio, saprà chiarire il suo intervento». Dal canto loro, i presidenti di Unione Industriali Napoli e Acen, Costanzo Jannotti Pecci e Angelo Lancellotti, parlano di «dichiarazioni di assolute gravità» da parte di Ciciliano e sottolineano che «se, infatti, un possibile innalzamento dei livelli di magnitudo delle scosse sismiche in atto nell’area può provocare distruzioni e morti, è inammissibile che non si sia provveduto a definire un piano di emergenza. e Istituzioni, Governo in primis, facciano luce su quanto sta accadendo nell’area flegrea, quanto meno per quello che le attuali dinamiche e le analisi degli esperti prospettano». Il parlamentare di Avs, Francesco Emilio Borrelli, chiede che Ciciliano «chiarisca il senso delle sue parole» e Sergio Costa, vicepresidente della Camera ed ex ministro dell'Ambiente, è chiaro: «La comunicazione sia responsabile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo