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De Luca presenta il "Il Faro", il Comune: valutare il piano urbanistico

Il governatore: ««La nuova sede della Regione è opera sull’identità moderna di Napoli»

De Luca presenta il "Il Faro", il Comune: valutare il piano urbanistico

La definisce «un’opera di grande architettura contemporanea sull’identità moderna di Napoli e della Campania. E anche dell’Italia». Il governatore Vincenzo De Luca, presenta il progetto del Faro («che sarà visibile dal Vesuvio e i Campi Flegrei») della nuova sede della Regione Campania, realizzato dallo studio di architettura Zaia Hadid, che sorgerà nell’area di via Galileo Ferraris e che rientra nel più ampio piano di riqualificazione urbanistica di Porta Est. L’investimento complessivo è di 700 milioni di euro. e prevede il recupero funzionale di Piazza Garibaldi, l’interramento dei dell’av da Porta Nolana a corso Lucci e poi la realizzazione di un parco pubblico. L’iniziativa alla Sala Galatea della Stazione Marittima, stracolma di sindaci, tra cui quelli di Salerno e Benevento e di molte città dell’area metropolitana di Napoli; imprenditori, con in platea anche l’ad di Atitech Gianni Lettieri e il presidente dell’Acen, Angelo Lancellotti; esponenti del mondo accademico; e consiglieri regionali di maggioranza al gran completo, vede la presenza della vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone, cui De Luca rivolge un invito «a lavorare assieme a tutte le forze politiche nell’interesse del territorio». Ci sono anche il parlamentare Piero De Luca e l’eurodeputato Raffaele Topo, Ma quella del numero uno di Palazzo Santa Lucia è anche una sorta di prova “muscolare”, un messaggio a chi vorrebbe giubilarlo. Assente il Comune di Napoli, con la vicesindaca Laura Lieto che fa pervenire un messaggio di saluto perché influenzata, e il primo cittadino Gaetano Manfredi, chiarisce De Luca, «che ci ha mandato una lettera perché aveva altri impegni istituzionali, abbiamo un rapporto di piena collaborazione con il Comune. Gli ho inviato le date delle conferenze di servizi che abbiamo tenuto e andremo avanti in maniera molto spedita anche perché l’accordo di programma sottoscritto prevede anche la possibilità di realizzare a pezzi il progetto. Il palazzo della Regione è un edificio pubblico e quindi può andare avanti tranquillamente». Su questo punto, però, dal Comune filtra una posizione chiara: il sindaco, è il senso del ragionamento, valuta con favore qualsiasi progetto di sviluppo della città e in merito a Porta Est, il Consiglio comunale ha approvato l’accordo di programma che prevede tutte le dotazioni infrastrutturali obbligatorie e l’aumento di volumetria. Ora l’Amministrazione attende di ricevere il necessario piano urbanistico attuativo dai proprietari dei suoli ovvero Ferrovie dello Stato, in cui prevedere la nuova stazione degli autobus, la bretella autostradale, i parcheggi e gli edifici da costruire tra cui la nuova sede regionale. Una volta ricevuto il piano, verrà valutato dalla giunta nel pieno e continuo confronto con il consiglio comunale con l’obiettivo di decongestionare il nodo di piazza Garibaldi favorendo l’accesso in città e la fruizione della Stazione centrale in una logica di intermodalità. Tornando al progetto, il governatore spiega che «non marginalizzeremo il Centro direzionale, che comunque avrebbe bisogno di essere ristrutturato perché così è imbarazzante: avremo un ponte di 400 metri per collegarlo alla sede della Regione». De Luca sottolinea la necessità «di raccogliere tutte le sedi della Regione che a Napoli sono in diversi edifici, anche perché paghiamo dai 7 ai 9 milioni di euro l’anno di affitti, cosa irragionevole e insostenibile e del tutto irragionevole. Quindi concentreremo lì tutti gli uffici della Regione, evitando il congestionamento del traffico con conseguente inquinamento. Ci sarà anche un parco pubblico e si potrà usufruire in un parcheggio da 700 e un terminal bus». Ma l’opposizione non ci sta. Il capogruppo regionale della Lega, Severino Nappi, annuncia che chiederà «il costo effettivo» e con quali atti «siano state appostate le cifre necessarie ad un piano». Maria Muscarà, consigliera regionale indipendente, parla di «ennesimo scempio firmato De LucaManfredi». Da Sud Protagonista, il presidente Salvatore Ronghi e il segretario napoletano Pietro Funaro, parla di «spesa inutile» e chiede a Manfredi «di chiarire la propria posizione».

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