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Torretta
23 Febbraio 2025 - 09:49
Raffaele Piccirillo
NAPOLI. Un agguato scattato per vendetta, compiuto da personaggi dei Quartieri Spagnoli con i quali Raffaele Piccirillo avrebbe litigato nel fine settimana scorso nella zona dei Baretti. Ecco il movente, ritenuto al momento più probabile, per la “gambizzazione” del figlio del ras Rosario Piccirillo “’o biondo”.
Sull’episodio, di stampo camorristico ma non collegato a guerre tra clan, stanno indagando i carabinieri che avrebbero raccolto voci insistenti sul retroscena del ferimento avvenuto all’alba di venerdì in via Riviera di Chiaia.
Una svolta potrebbe arrivare a breve, anche grazie alle immagini della videosorveglianza pubblica e privata della zona. Il litigio di cui avrebbero saputo gli investigatori, presumibilmente da fondi strada, sarebbe scaturito per motivi non derivanti da attività illecite.
Piuttosto le indagini contemplano l’ipotesi di uno scontro verbale ai Baretti l’altra settimana con frasi tipo “chi sei tu e chi sono io”, che avrebbero provocato a distanza di alcuni giorni la vendetta a freddo. Raffaele Piccirillo, 24enne della Torretta, probabilmente non pensava più a quella vicenda e quindi è stato sorpreso dall’azione fulminea degli aggressori.
Su chi siano stati gli autori si può solo ipotizzare che gli uomini dell’Arma siano sulla strada buona per identificarli e la pista dei Quartieri Spagnoli sarebbe al momento l’unica. Raffaele Piccirillo è stato centrato da un colpo di pistola al polpaccio mentre si trovava davanti il chiosco “Aurelio”, uno dei principali punti di ritrovo della zona.
Trasportato all’ospedale San Paolo, il 24enne resta per il momento ricoverato, ma non è in pericolo di vita. Le indagini sul caso sono intanto condotte dai carabinieri, che hanno già acquisito le immagini delle telecamere della zona.
Raffaele Piccirillo è figlio del boss della Torretta Rosario Piccirillo, detto “’o biondo”, conosciuto anche per essere stato in passato uno dei ras del racket ai danni degli ormeggiatori di Mergellina. A sparare, secondo quanto finora emerso dagli accertamenti, sarebbero state due persone in sella a uno scooter che hanno esploso i colpi all’indirizzo del giovane (che non ha condanne a carico) e non verso l’attività commerciale.
Il boss della Torretta, e l’altro suo figlio, Antonio Piccirillo, sono stati arrestati pochi mesi fa per estorsione nei confronti di alcuni imprenditori. Antonio per diversi anni, prima del suo arresto, alla fine dello scorso ottobre, era assurto agli onori delle cronache per la sua partecipazione a manifestazioni anti-camorra in occasione delle quali diceva di dissociarsi dagli ambienti della criminalità organizzata.
Nel maggio del 2019 prese parte a un sit-in anticamorra organizzato dopo il ferimento della piccola Noemi, la bimba di 4 anni colpita insieme con la nonna in piazza Nazionale durante un agguato di camorra tra la folla. Nel 2021 è stato pure candidato come consigliere comunale alle elezioni amministrative. Tra le vittime delle estorsioni figuravano la tiktoker Rita De Crescenzo e suo marito.
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